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La caricatura italiana dal Cinquecento ai tempi nostri

Biblioteca Civica Angelo Mai
Atrio scamozziano

Piazza Vecchia 15
9 febbraio – 5 maggio 2018

Inaugurazione giovedì 8 febbraio, ore 18

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Nata dalla collaborazione tra la Biblioteca Civica Angelo Mai e il Fondo Paolo Moretti per la satira politica, la mostra presenta una serie di disegni caricaturali, libri antichi, periodici satirici e riproduzioni d’artista che consentono di leggere la satira lungo un arco cronologico di quasi quattro secoli. L’esposizione si snoda attraverso un percorso che partendo dagli esempi dei maestri dell’arte italiana, passa per le immagini dei disegnatori satirici dell’Ottocento, approda alle sofisticate tavole degli artisti del ’900 e giunge infine alla caricatura contemporanea di Pietro Ardito. In mostra anche una curiosa rassegna di fogli locali usciti in gran numero tra l’’800 e il ’900 e pregevoli caricature donizettiane.

La mostra è liberamente visitabile durante gli orari di apertura della Biblioteca. Visite guidate potranno essere programmate su richiesta o in occasione di aperture straordinarie.

“caricare: dicesi anche da’ Pittori o scultori, un modo tenuto da essi in far ritratti, quanto si può somiglianti al tutto della  persona ritratta; ma per giuoco, e talora per ischerno, aggravando o crescendo i difetti delle parti imitate sproporzionatamente,  talmente che nel tutto appariscano essere essi, e nelle parti sieno variati”
Filippo Baldinucci, Vocabolario toscano dell’arte del Disegno, Firenze, 1681

La mostra Arte per ridere nasce dalla felice collaborazione tra l’Istituzione pubblica ed il collezionismo privato. Il titolo dell’esposizione, dichiaratamente ispirato da alcune pubblicazioni satiriche, vuole richiamare l’attenzione dei visitatori sugli esiti di una produzione visiva nella quale illustratori, pittori e grafici, anche grazie ai progressi della stampa tipografica, sviluppano “un’altra storia dell’arte”, arte per ridere, certo, ma Arte. Attraverso i fogli, gli album e le testate esposte, forzatamente una piccola selezione delle raccolte di provenienza – con pezzi originali e qualche eccellente riproduzione – è possibile percorrere un sorridente, talvolta irridente, itinerario nelle trasformazioni del gusto delle immagini che anche le caricature sanno restituire con forza e, in alcuni casi, con grande qualità. Si possono individuare due tipologie di caricature artistiche: la prima dà un rilievo esagerato alle bruttezze e alle infermità fisiche; la seconda, evidenziando gli aspetti psicologici, si accanisce contro le passioni e i vizi. La prima può essere una sorta di divertissement dell’artista, una fantasia buffonesca, uno scherzo lieve; la seconda, vendicativa, dal singolo può estendersi al corpo sociale o alle istituzioni.
La mostra si apre con un Profilo d’uomo leonardesco che documenta l’attenzione per la fisiognomica cara alla cultura umanistica e si chiude con i ritratti di Pietro Ardito, il cui segno essenziale scava nella psicologia dei personaggi della nostra contemporaneità.

Dalle raccolte della Biblioteca Mai

La Biblioteca Angelo Mai conserva un immenso patrimonio bibliografico e documentario, frutto di una ininterrotta tradizione di mecenatismo civico e accresciuto costantemente (tramite acquisti, doni, deposito legale), che oggi supera complessivamente il milione di esemplari.

Le raccolte della Biblioteca celano una sorprendente quantità di caricature reperibili in un’ampia tipologia di materiali: libri a stampa, riviste e giornali, disegni e stampe sciolte, musiche. Per documentare, in dialogo con i materiali della raccolta Moretti, i passaggi dalla satira al grottesco sino alla caricatura attraverso i secoli, sono stati selezionati solo pochissimi esemplari. Puramente emblematica dunque la scelta delle edizioni antiche, dei documenti iconografici – dal profilo di scuola leonardesca alle caricature Otto e Novecentesche – delle copertine caricaturali di spartiti o almanacchi musicali.
Nel vasto patrimonio dei periodici, alcune riviste stampate nella provincia bergamasca tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento testimoniano la vivacità dell’impegno politico e sociale del territorio e offrono un piccolo spaccato del collezionismo e della produzione locali. Appartengono al patrimonio pubblico anche le due caricature di Gaetano Donizetti, oggi al Museo donizettiano.

Gli esemplari prescelti testimoniano in sintesi estrema la circolazione del genere letterario satirico tra Cinque e Seicento e il contemporaneo sviluppo degli studi di fisiognomica. La scena rurale di Giuseppe Macinata (Bergamo, 1807–1874), i fogli della raccolta Bergamo illustrata e le pagine del periodico studentesco Titillo offrono un piccolo spaccato del collezionismo e della produzione locali tra Otto e Novecento. Le copertine caricaturali di musiche a stampa sono un omaggio alla tradizione di Bergamo e al suo più celebre compositore, Gaetano Donizetti, al quale sono dedicate due caricature presentate più oltre.

L’antiporta dell’edizione di Varotari, firmato I.P.F. (Iacopo Piccini fecit), rappresenta un fauno in atto di stuzzicare con un legno un vespaio. Il testo contiene un divertente poemetto in 12 satire in dialetto veneziano dedicato all’ambasciatore del re di Francia presso la Repubblica di Venezia. In appendice al volume un glossario contenente “alcune voci che non fossero intese in ogni luogo” e “modi figurati e frasi veneziane”.

Giovan Battista Della Porta (Vico Equense 1535 – Napoli 1615) Io. Batis. Portae Neap De humana physiognomia li. 4. in quibus docetur quomodo animi propentes naturalibus remediis compesci possint, Neapoli, apud Tarquinium Longum, 1602. Scienziato, filosofo e commediografo di talento, Della Porta pubblica De Humana Physiognomia in prima edizione nel 1586. Il libro, immediatamente posto all’Indice, è il più importante testo di fisiognomica del suo tempo.

Nella pagina dell’Album 25: n° 55, Disegno di ignoto : prof. Alberto Cavezzali, conte Giulio Roncalli, avv. Aristide Roncalli, avv. Achille Locatelli Milesi; n° 56, Caricatura di ignoto, china; n°57, Pietro Mascagni, “autoritratto fatto di pugno del maestro? ed eseguito al Caffè Nazionale il 18 settembre 1905 ore 2 del mattino”, schizzo a china; n° 58, Luigi Bettinelli, caricatura di ignoto.

Riviste satiriche bergamasche

Fondo Paolo Moretti per la satira politica

Il Fondo Paolo Moretti tra i suoi scopi ha la promozione di iniziative tese a sviluppare la conoscenza della satira politica e dell’umorismo grafico. La raccolta è il frutto di ricerche ed acquisizioni, per più di una quarantina di anni, di libri, riviste, album e pubblicazioni di satira politica e umorismo grafico: attualmente ha sede in un palazzo di Città Alta in Bergamo.
Recentemente è stato completato il lavoro di schedatura e catalogazione del materiale: allo stato attuale il Fondo conta all’incirca su 3.600 libri, 400 almanacchi e strenne, 70.000 fogli di giornale tratti da 400 testate satiriche.
Negli anni si è creata un’articolata rete con il mondo delle Università che ha preso l’avvio grazie al contributo appassionato e competente di Marta Sironi e che attualmente si declina al plurale. Alla gradita collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo, si aggiungono quelle con la Scuola Normale Superiore di Pisa, gli Atenei di Napoli, Milano, Parma, Viterbo e, da ultima, l’Università del Molise con la quale è in preparazione una mostra nel prossimo mese di maggio.
Il Fondo è sempre disponibile a visite di singoli o di gruppi ed è aperto ai visitatori su appuntamento. A Bergamo particolarmente proficui sono risultati i rapporti con il Museo delle Storie e la Biblioteca Angelo Mai, con la quale è stata organizzata la presente mostra. Al Fondo Paolo Moretti appartengono le opere di seguito riprodotte, ove non diversamente specificato.

I Maestri della caricatura

Attraverso le riproduzioni dei Maestri della caricatura, si delinea per sintesi lo sviluppo dell’arte caricaturale italiana nei secoli. Le tavole appartengono al volume 27, a cura di Laura Corti con introduzione di Fernando Tempesti, della collana di riproduzioni d’arte Biblioteca di disegni, edita da Fratelli Alinari – Istituto di edizioni artistiche (Firenze, luglio 1981).

Il caos

Melchiorre Delfico (Teramo, 1825 – Napoli, 1895). Le caricature scelte sono tratte da Il Caos 1867, album per ridere, pubblicato dalla litografia Perrotta di Napoli nel 1868. I suoi disegni, pur di derivazione francese, si discostano dal modello per l’aspetto tridimensionale che abolisce il tono pittorico delle caricature precedenti. Delfico è uno squisito colorista e l’annotazione cromatica ha nelle sue opere il valore intrinseco della tipizzazione. Dietro la sorvegliata eleganza e l’apparente distacco aristocratico, partecipa con passione al mondo di cui è ironico specchio.

L’Album di caricature per Manganaro

Antonio Manganaro, nato a Manfredonia nel 1840 e morto a Napoli nel 1931, sostenitore della Giovine Italia, viene arrestato per cospirazione politica e partecipa ai moti che favoriscono l’ingresso di Garibaldi a Napoli. Con Melchiorre Delfico e Enrico Colonna, è considerato uno degli esponenti più rilevanti della scuola caricaturale napoletana. Le sue vignette satirico-allegoriche e le illustrazioni riguardano in gran parte il Risorgimento e l’Unità d’Italia, con una particolare attenzione alle vicende partenopee. L’Album di caricature per Manganaro è edito a Napoli nel 1870. Le tavole, in bianco e nero, sono ricche di dettagli e suscitano polemiche tra i contemporanei che le giudicano particolarmente bizzarre.

L’Arrivo dei crociati

L’Arrivo dei crociati viene pubblicato nel 1871, presumibilmente a Roma, con i disegni di Zeffirino Falcioni, sacerdote, segretario della cappella pontificia e appassionato musicista. Abbandonata la veste talare, Falcioni diventa positivista e massone. L’album, opera di particolare rarità, contiene sessanta caricature a colori che ritraggono personaggi politici e religiosi della Roma papalina. Secondo lo stile dell’epoca il disegno si caratterizza per le teste sproporzionate rispetto ai corpi. Sia il frontespizio sia le cinquantanove tavole sono riprodotte come stampe fotografiche eseguite con la tecnica dell’albumina e poi colorate a mano. L’album risulta essere l’unica opera conosciuta in tutta Europa stampata con questa tecnica.

Caricature donizettiane

Della nota autocaricatura di mano del compositore, si pubblica anche la riproduzione del verso, che documenta le vicende esecutive, collezionistiche ed espositive del disegno, donato al Comune di Bergamo da Mario Ferrarini nel 1950.

Nel Panthéon Musical di Traviès i musicisti sono identificabili dalla didascalia posta al piede con i nomi dei compositori e i titoli delle opere che li hanno resi famosi. Al centro, Gaetano Donizetti, noto per la grande capacità produttiva, sparge musica sui suoi colleghi, mentre Gioacchino Rossini, rappresentato allegoricamente come una statua monumentale e circondato dai titoli delle sue opere più celebri, regge un’anfora da cui sgorga, come acqua, l’armonia che due giovani compositori raccolgono col cappello.

Galleria del Pasquino

Pasquino, settimanale fondato il 27 gennaio 1856 da Giovanni Piacentini e Giuseppe Augusto Cesana, dietro ispirazione di Cavour, è illustrato principalmente da Casimiro Teja che succede a Cesana nella direzione. La prima e più importante serie del periodico esce sino al 1914 e ospita le tavole dei maggiori disegnatori satirici italiani dell’Ottocento e del primo Novecento. La Galleria del Pasquino presenta caricature dei più noti esponenti della letteratura e del teatro dei primi decenni del Ventesimo secolo.

I protagonisti

È del 1917 l’album I protagonisti, dedicato ai personaggi principali della prima guerra mondiale e opera di Umberto Tirelli (Modena, 1871 – Bologna, 1954). Feroce caricaturista personale, Tirelli dà dimostrazione della sua profondità psicologica e della sua modernità artistica nell’uso dei colori e nell’impostazione delle figure. La caricatura è il suo modo di vedere il mondo, senza concessioni alla moda, alle convenienze personali, all’opportunismo.

Loro

Enrico Sacchetti (Roma, 1877 – Firenze, 1967) durante il primo conflitto mondiale pubblica stupendi disegni di satira bellica. Nelle venti tavole dell’album Loro, edito a Milano nel 1919 da Alfieri e Lacroix, con la prefazione di Ugo Ojetti, ritrae con sensibilità e grande umanità la dolente rassegnazione dei vinti.

Pietro Ardito

Pietro Ardito (Buenos Aires, 1919 – Rapallo, 2005), è stato pittore e disegnatore. Come caricaturista ha raggiunto una sintesi efficacissima e una stilizzazione molto personale: il suo tratto ricorda il grande artista Olaf Gulbransson del quale si dice che ricorresse più alla gomma che al pennino.
I disegni originali qui esposti, con arguzia, ma senza cattiveria, ritraggono illustri personaggi italiani e stranieri (Rapallo, 1982).

Arte per ridere

Un progetto di
Biblioteca Civica Angelo Mai
e Fondo Paolo Moretti per la satira politica

Comune di Bergamo
Giorgio Gori, Sindaco
Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura
Giovanni Cappelluzzo, Dirigente Direzione Cultura

a cura di
Paolo Moretti
Maria Elisabetta Manca
Luca Guaschetti

allestimento
Valentina Nani – Studio Datei-Nani

progetto grafico
Dario Carta — #cartadesign

si ringraziano
Fabrizio Capitanio
Marcello Eynard
Fabio Poli
Giuseppe Redolfi
Sonia Rigoletto
Roberta Frigeni
Adriana Bortolotti
Camillo Remuzzi
Francesca Sana
Le Ali srl
Associazione Amici della Biblioteca Civica Angelo Mai