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Millegradini 2023

Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con la Millegradini, la camminata culturale per le vie, le scalette e le bellezze di Bergamo, giunta alla tredicesima edizione..

La Biblioteca Angelo Mai apre al percorso l’Atrio scamozziano sabato 16 settembre, dalle 8.45 alle 13 e domenica 17, dalle 9 alle 17. I camminatori avranno l’opportunità di visitare l’Atrio e la mostra Che tipi a Bergamo e Brescia. I più antichi libri a stampa testimoni di una rivoluzione, allestita fino al 7 ottobre.

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A cavallo del secchio

Fantasie e opere di Italo Clavino
tra i libri della Biblioteca Angelo Mai

Atrio scamozziano
28 aprile – 25 giugno 2023

In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino la Biblioteca Angelo Mai offre un percorso e un confronto con il patrimonio librario legato a una figura centrale della storia letteraria e culturale italiana del Novecento. Le opere esposte riflettono coerenze e discontinuità dell’acquisizione di romanzi e racconti, filtrati nelle case di tanti italiani sin dai tempi della scuola, e diventano l’occasione per comprendere, in controluce, le dinamiche di collezione e fruizione adottate nel secondo Novecento quando a Bergamo si avvia il Sistema polarizzato della pubblica lettura e la Biblioteca Civica affronta il delicato passaggio identitario per diverse e nuove politiche degli acquisti.

L’esposizione propone solo un saggio di una vastissima produzione, che spazia tra generi e forme, comunicando con la cultura corrente e con l’opera narrativa di più generazioni, a fianco delle quali Calvino attraversa quaranta anni di vita intellettuale, dedicando a tanti progetti editoriali un tempo non inferiore a quello concesso alla propria opera. Nella pluralità di voci si cerca – anche mediante i testi che intervallano il percorso – di far risuonare la varietà di interessi di un autore che ha ridiscusso giorno per giorno strategie e missione del mestiere di scrittore, in equilibrio scostante tra realismo e fantasia, tra cronaca e fiaba: a cavallo del secchio, dunque, come il protagonista di un racconto di Kafka con il quale Calvino chiude una celebre lezione all’insegna della leggerezza.

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IO, MEDEA

Dal 16 marzo al 4 giugno 2023, per la mostra diffusa IO, MEDEA. La leggenda bianca del Rinascimento lombardo, in Sala Tassiana è esposto il codice quattrocentesco Commentariorum liber de vita et gestis invictissimi bello principis Bartholomeo Colei, per Antonium Cornazzanum ad clarissimam Bergomensem Republicam, da sempre conservato in Biblioteca alla segnatura Cassaforte 2 4.

Il testo è la fonte più autorevole sulla vita di Bartolomeo Colleoni (Solza, 1395 – Malpaga, 1475), dal 1445 capitano generale della Repubblica di Venezia. Antonio Cornazzano (Piacenza 1430 ca. – Ferrara 1484) raccolse le informazioni direttamente da Colleoni nel castello di Malpaga, dove soggiornò tra il 1473 e il marzo 1474; e completò la composizione in prosa latina con le vicende della vita e l’illustrazione delle virtù di Colleoni, poco dopo la morte del Capitano avvenuta nel novembre del 1475 (alla quale non fu presente e che non compare nella Vita).

Il contenuto e la confezione materiale del libro, concepiti unitariamente, confermano il carattere celebrativo e commemorativo e il legame tra la Città e Bartolomeo Colleoni.

Il prezioso codice appartiene al Comune di Bergamo dal XV secolo. La scrittura umanistica rotonda calligrafica, disposta a piena pagina con ampi margini su pergamena di ottima qualità, è in argento; i titoli sono in oro a foglia; le note marginali sono in argento e i notabilia in oro in polvere.
La sontuosa legatura originale, in seta rossa con ricami a rilievo in filo d’oro e d’argento, reca al centro dei piatti lo stemma della Città di Bergamo in smalto, entro sole raggiato, con l’iscrizione «Sola nobilitas est virtus»; agli angoli le scritte «Forteza, temperanza, iusticia, prudentia», le virtù cardinali proprie del buon governo. I fermagli in argento dorato a teste di leone simboleggiano la protezione del codice; il taglio in oro ha tracce di bulinatura.

A f. 7v la miniatura a piena pagina di Bartolomeo Colleoni ritratto su un cavallo impennato e con gli attributi del comando: la berretta rossa, il bastone e la corazza. La figura e il paesaggio con rocce, colline, fiumi e una citta in lontananza (Venezia?) sono incorniciate da un arco in forme rinascimentali, con capitelli in oro alla cui sommità arde un braciere d’argento con il fuoco. Un festone attraversa l’arco: un putto alato suona la tuba in corrispondenza con la testa di Colleoni. Il volto di Colleoni è un ritratto di profilo, all’antica, in segno di nobilitazione, fortemente realistico nel descrivere rughe e segni dell’età, forse ripreso dall’affresco ora nel Luogo Pio di Città Alta datato al 1470-1475, proveniente dalla sagrestia vecchia dell’Incoronata di Martinengo.
Sul foglio 8r iniziale M (su 5 righe), in oro a foglio e tempera come il fregio con motivi vegetali o floreali stilizzati che circonda nel margine inferiore lo stemma Colleoni, con teste di leone (lo stesso apposto sulla tomba di Medea).
La decorazione alla ferrarese vicina al modello della Bibbia di Borso d’Este è attribuita a Giovan Pietro Birago, miniatore lombardo attivo per gli Sforza a Milano, che firma anche tre dei diciotto Corali del Duomo Vecchio di Brescia.

L’ingresso è libero durante gli orari di apertura della Biblioteca. Il codice può essere sfogliato in formato digitale sul portale della Biblioteca Digitale Lombarda.

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Presentazione della nuova edizione delle Lettere di Lorenzo Lotto

Venerdì 19 maggio, alle ore 18, presso il Salone Furietti della Biblioteca verrà presentato il volume Lorenzo Lotto. Lettere. Corrispondenze per il coro intarsiato, promosso dalla Fondazione MÎA e pubblicato nell’aprile scorso da Officina Libraria.

Dopo i saluti istituzionali, la presentazione sarà animata dagli interventi di Corrado Benigni, curatore del libro e autore di un saggio dedicato alla scrittura lottesca, e di Marco Carobbio, che ha partecipato alla revisione della trascrizione delle lettere a partire dalle edizioni precedenti e ha dedicato un contributo alla figura dell’intarsiatore Giovan Francesco Capoferri.
Seguirà un momento di lettura poetica, curato da Davide Rondoni, cimentatosi in versi ispirati dal sodalizio artistico e umano tra Lorenzo Lotto e il più giovane maestro d’intarsio.

Questo lavoro, condotto su un pezzo così significativo dell’Archivio della Misericordia Maggiore di Bergamo, conservato in Biblioteca Civica dal 1912, è stato reso possibile anche dalla espressa volontà della direzione della Biblioteca che ha concesso alla Fondazione MÎA, a titolo gratuito, le immagini ad altissima risoluzione di tutte le missive del Lotto, riprodotte nel testo e affiancate alla relativa trascrizione.
Il manoscritto originale, in formato digitale, può essere sfogliato sul portale DigiMai della Biblioteca.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. Per prenotazioni scrivere a info@bibliotecamai.org oppure telefonare al numero 035399430.

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L’edizione critica della Lucia di Lammermoor

Venerdì 12 maggio, alle ore 18.00, nel Salone Furietti della Biblioteca, viene presentata la recente edizione critica della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, curata da Gabriele Dotto e Roger Parker e pubblicata nel 2021 dalla casa editrice Ricordi in collaborazione con la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo. L’opera si aggiunge ai titoli già pubblicati nell’ambito dell’Edizione Nazionale delle Opere di Gaetano Donizetti che, sotto la direzione degli stessi Dotto e Parker, riunisce un comitato editoriale con studiosi donizettiani di primissimo piano quali Francesco Bellotto, Paolo Fabbri, Claudio Toscani e Luca Zoppelli.

La presentazione, fortemente voluta da Maria Elisabetta Manca, direttrice emerita della Biblioteca, come uno degli appuntamenti di rilievo dell’anno nel quale Bergamo e Brescia sono Capitale Italiana della Cultura, è tenuta da Gabriele Dotto, studioso donizettiano di respiro internazionale. Essa giunge a brevissima distanza di tempo dall’importante esecuzione scaligera dello scorso aprile, diretta da Riccardo Chailly, basata proprio su questa edizione critica.

Nell’occasione sarà possibile ammirare la partitura autografa della Lucia, conservata dalla Biblioteca dal 1985, anno nel quale il Comune di Bergamo la acquistò grazie al generoso finanziamento da parte della famiglia Perolari.

La riproduzione digitale della partitura è disponibile sul portale Internet Culturale.

 

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Silvio Spaventa in Parlamento

Venerdì, 5 maggio 2023, alle ore 15, il Salone Furietti della Biblioteca ospita il convegno dal titolo: Silvio Spaventa in Parlamento: i ceti politici alla prova dell’unificazione.

L’evento, organizzato in collaborazione con l’Università degli studi di Bergamo e con il patrocinio del Comune di Bergamo, è inserito nel programma di celebrazioni che il Comitato Nazionale, la Fondazione Spaventa e l’Università degli studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara hanno immaginato ed inserito nel biennio 2022-2023.

Dopo i saluti istituzionali dei rappresentanti del Comune di Bergamo, dell’Università degli Studi di Bergamo, dell’Ateneo di Scienze Lettere ed Arti di Bergamo e del Museo delle Storie di Bergamo, introducono il convegno Raffaele Bonanni, Presidente della Fondazione Bertrando e Silvio Spaventa, e Stefano Trinchese, Coordinatore del Comitato Scientifico per le Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Silvio Spaventa.

A seguire interventi di Francesca Giupponi (Biblioteca Civica Angelo Mai), Simona Mori (Università degli Studi di Bergamo), Roberto Pertici (Università degli Studi di Bergamo), Paolo Carusi (Università degli Studi Roma Tre), Alessandra Bassani (Università degli Studi di Milano). Conclusioni di Filippo Patroni Griffi, Presidente del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Silvio Spaventa

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

L’evento potrà essere seguito anche in diretta Facebook. Per consentire lo svolgimento del Convegno, il Salone Furietti sarà chiuso alla consultazione e allo studio a partire dalle ore 13.

Scarica la locandina con il programma dettagliato.

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Curiosar nel Novecento

Cucina e convivialità tra pentole, utensili, menù e ricette

15 – 22 aprile 2023

Dal 15 al 22 aprile l’Atrio scamozziano della Biblioteca ospita la mostra Curiosar nel Novecento. Cucina e convivialità tra pentole, utensili, menù e ricette, proposta dalla Delegazione di Bergamo dell’Accademia Italiana della Cucina in occasione del Settantesimo anniversario della fondazione e curata da Annamaria Bisutti, Maria Elisabetta Manca e Clelia Chiarolini, in collaborazione con l’Associazione Amici della Biblioteca Angelo Mai e il Museo della Pentola Baldassare Agnelli. In esposizione stampe, litografie, affiche, menu, libri, riviste e altro.

Inaugurazione venerdì 14, ore 17.30. Ingresso libero durante gli orari di apertura della Biblioteca. Scarica la cartolina.

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Una nuova edizione della Gerusalemme liberata

Giovedì 13 aprile, alle ore 16.30, il Centro di Studi Tassiani, con il patrocinio dell’Associazione degli Italianisti (ADI) e dell’Università degli Studi di Bergamo, organizza nel Salone Furietti della Biblioteca la presentazione della nuova edizione della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso curata da Claudio Gigante e da Tancredi Artico, dell’Université libre de Bruxelles, edita da Mondadori nel 2022.

Con i curatori, saranno presenti Clizia Carminati (Università degli Studi di Bergamo) e Guglielmo Barucci (Università degli Studi di Milano). Coordina Cristina Cappelletti (Università degli Studi di Bergamo, Presidente del Centro di Studi Tassiani).

I posti sono disponibili fino a esaurimento. Si consiglia la prenotazione: scrivere a info@bibliotecamai.org o telefonare allo 035-399430. L’incontro potrà essere seguito anche a distanza al link: meet.google.com/jmk-mfsr-ykh.

Scarica la locandina dell’evento.

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Quando le montagne conquistarono gli uomini

Muoversi in sicurezza sulle Alpi
fra Ottocento e primo Novecento

MOSTRA PER I 150 ANNI DELLA SEZIONE BERGAMASCA DEL CAI
20 marzo – 11 aprile 2023

Dal 20 marzo all’11 aprile 2023 l’Atrio scamozziano della Biblioteca ospita la mostra Quando le montagne conquistarono gli uomini. Muoversi in sicurezza sulle Alpi fra Ottocento e primo Novecento, organizzata in collaborazione con il Club Alpino Italiano – Sezione di Bergamo per commemorare i 150 anni della fondazione.

Presentazione

A distanza di dieci anni dalla partecipazione della Biblioteca Angelo Mai alla mostra diffusa per i 150 anni dalla nascita del Club Alpino Italiano, si ripropone un’occasione per esporre libri e documenti legati al mondo della montagna, in concomitanza con i 150 anni della sezione bergamasca del CAI. Ecco la felice proposta di materiali che provengono sia dal patrimonio della Biblioteca Civica sia da quello della Biblioteca del CAI-Bergamo. Il titolo prescelto, Quando le montagne conquistarono gli uomini. Muoversi in sicurezza sulle Alpi fra Ottocento e primo Novecento, vuole ribaltare l’idea, comunemente accettata, dell’uomo che conquista, con le sue sole forze, vette sempre più alte e impegnative. Si vuole invece sottolineare come siano in realtà le montagne ad aver conquistato gli uomini, con il loro fascino, con le sfide che esse ci mettono davanti, con i limiti e i rischi che ci impongono di accettare. Questa prospettiva si è resa particolarmente evidente soprattutto a partire dall’Ottocento, da quando cioè la montagna è stata vissuta e affrontata non solo per necessità, ma anche per svago, per sport o come banco di prova per sfidare i propri limiti. Fin dai tempi più antichi gli uomini hanno percorso le montagne attraversando i valichi: si trattava di trasportatori, commercianti, studenti, studiosi, pellegrini, viaggiatori benestanti. Già nei secoli passati ci si preoccupava della sicurezza sia dei viaggiatori sia delle merci trasportate. E’ solo però a partire dall’Ottocento che il tema della sicurezza in montagna, e del soccorso alle persone in caso di necessità, si traduce in ‘scienza’ in conseguenza del progresso tecnologico e della medicina. In un’epoca di ormai piena espansione della produzione industriale del libro a stampa, ecco che troviamo pubblicazioni sia per gli specialisti sia, e soprattutto, per escursionisti, alpinisti e amanti della montagna in genere. Si tratta spesso di edizioni economiche, ma anche riccamente illustrate, grazie all’ampio utilizzo della litografia, della cromolitografia e della fotografia.

Oscar Bernhard medico samaritano (1861-1939).
«Famoso – incompreso – dimenticato»

Ingrato destino per un uomo che dedicò tutto sé stesso agli altri, impegnandosi innanzitutto come medico in aiuto dei malati. Figlio di un farmacista, si applicò nella ricerca medica, pervenendo alla cura della tubercolosi ossea, rivoluzionandola con il metodo dell’elioterapia che gli valse sei candidature al premio Nobel. A Samedan, sua cittadina natale, istituì il primo ospedale, ove fondò anche la Sezione dei Samaritani, divenendo poi quello che la Croce Rossa Svizzera considera il «fondatore del soccorso in montagna». Prodigandosi in generosissime azioni di filantropia e di mecenatismo, tanto che a lui si deve l’iniziativa di fondare il Museo di St. Moritz intitolato al pittore Giovanni Segantini ed al quale donò diciannove opere, fu anche collezionista esperto di monete antiche, guida alpina e presidente del Club Alpino Sezione del Bernina: un’esperienza da cui scaturì il progetto di affrontare con sistematicità professionale l’ormai più che incombente serie di problemi causati dai sempre più numerosi incidenti intervenuti in montagna.
Oscar Bernhard nel 1891 diede vita, all’interno del Club Alpino Svizzero, ad una serie di corsi dedicati alle «prime prestazioni di soccorso in caso di ferite e manifestazioni improvvise di malattie in montagna» e a questo scopo realizzò 55 tavole comprensive di 173 disegni, corredati di istruzioni chiare e precise, a cui seguì, nel maggio 1896, un manuale tascabile con un testo esplicativo tradotto anche in francese, inglese e italiano.
Le litografie qui esposte vennero regalate nel 1895 all’allora presidente del Club Alpino Italiano di Bergamo, Antonio Curò, il quale le esibì nel corso del XXVII° Congresso nazionale, dove venne affrontata (ed approvata), come primo Ordine del Giorno, la sua proposta dal titolo Sull’istruzione delle guide alpine pei casi di disgrazia in montagna. Fu un passo significativo per conciliare la passione degli uomini con i pericoli della montagna.

A cura di Marcello Eynard e Massenzio Salinas

Comune di Bergamo
Giorgio Gori, Sindaco
Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura
Elena Pasini, Dirigente Direzione Cultura, BGBS23, Sport, Eventi, Partecipazione e Commercio
Maria Elisabetta Manca, Responsabile Biblioteca Civica Angelo Mai e Archivi storici

Club Alpino Italiano – Sez. Begamo
Paolo Valoti, Presidente

Si ringraziano
Luca Guaschetti
Giuseppe Malfitano
Giuseppe Redolfi

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Voci dall’antico 2023

A partire da venerdì 3 marzo si rinnova l’appuntamento con Voci dall’Antico, ciclo di letture di testi classici proposto dall’Associazione K’epos, giunto alla XIV edizione. La rassegna 2023, patrocinata dal Comune di Bergamo e realizzata in collaborazione con il Liceo Classico Statale Paolo Sarpi e la Biblioteca Civica, ha per titolo Morire per l’altro e mira a focalizzare criticamente situazioni mitiche in cui un personaggio è chiamato a sacrificare la propria vita, per motivi interiori o per fattori esterni.

Gli incontri si svolgeranno nel Salone Furietti, alle ore 18. L’accesso è libero fino a esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione, scrivendo a info@bibliotecamai.org o telefonando al numero 035-399430.

Queste le date, i titoli degli appuntamenti e i nomi dei docenti relatori:

  • venerdì 3 Marzo, La morte e il canto nel canzoniere teocriteo, con Mauro Messi
  • venerdì 10 Marzo, La fortuna di Alcesti nel teatro italiano, con Corrado Cuccoro
  • venerdì 17 Marzo, Il sacrificio di Ifigenia: benedizione per la Grecia, maledizione per la famiglia, con Luigi Venezia.

Scarica la locandina con il programma.