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È disponibile in Biblioteca il Calendario artistico 2019, predisposto dalle Associazioni ospiti dell’istituto.

Ogni tavola mensile riproduce una caricatura, scelta tra quelle oggetto di esposizione in occasione della mostra Arte per ridere. La caricatura italiana dal Cinquecento ai tempi nostri, allestita nell’Atrio scamozziano dal 9 febbraio al 5 maggio 2018.

Il calendario è disponibile per tutti coloro che rinnovano l’iscrizione per il 2019 all’Associazione Amici della Biblioteca, e per chi desidera finanziare l’attività dell’Associazione con un’offerta minima di 8 euro.

Presentazione del Calendario

Il Calendario artistico per l’anno 2019, promosso dall’Associazione Amici della Biblioteca Angelo Mai e dalle altre Associazioni ospiti dell’Istituto, vede quest’anno la speciale collaborazione tra l’Istituzione pubblica e il Fondo Paolo Moretti per la satira politica. In continuità con la felice esperienza realizzata con la mostra Arte per ridere (Atrio della Biblioteca, 9 febbraio – 5 maggio 2018), lo scorrere dei mesi dell’anno 2019 sarà accompagnato da un’antologia di immagini equamente provenienti dalle due raccolte.

La successione delle dodici tavole del calendario conferma la celebre asserzione di Filippo Baldinucci che alla pagina 29 dell’edizione fiorentina del 1681, fissava il termine nel suo Vocabolario toscano dell’arte del Disegno: “caricare: dicesi anche da’ Pittori o scultori, un modo tenuto da essi in far ritratti, quanto si può somiglianti al tutto della persona ritratta; ma per giuoco, e talora per ischerno, aggravando o crescendo i difetti delle parti imitate sproporzionatamente, talmente che nel tutto appariscano essere essi, e nelle parti sieno variati” e assegnava a questa particolare produzione visiva un ruolo preciso nell’ambito della produzione artistica.

Sin dal Rinascimento, dalle ricerche fisiognomiche di Leonardo e dalle distorsioni della ritrattistica carraccesca e sino ai grandi maestri del Settecento europeo (passando attraverso nomi illustri quali quelli di Gian Lorenzo Bernini e Pier Leone Ghezzi) la caricatura rivela gli esiti di una produzione visiva capace di restituire con forza, e spesso con grande qualità, un sorprendente itinerario nella storia delle trasformazioni del gusto e delle immagini. Una vera e propria Arte con la A maiuscola, dunque, per sorridere attraverso forme espressive e temi molto diversi che spaziano dalla esagerazione delle forme e delle fisionomie, con particolare attenzione all’aspetto fisico, alla evidenziazione degli aspetti psicologici, dei singoli o dei gruppi per castigarne vizi privati e rituali sociali.

Entro questa cornice si collocano le dodici immagini del calendario. I mesi da gennaio a giugno riproducono disegni originali provenienti dalle raccolte iconografiche della Mai, delle quali rappresentano in maniera significativa la ricchezza e la qualità: il Profilo d’uomo di uno sconosciuto imitatore cinquecentesco di Leonardo documenta il raffinato interesse per gli studi di fisiognomica cari alla cultura umanistica, gli Studi per caricatura di Giacomo Quarenghi di Giuseppe Terzi e l’autocaricatura di Gaetano Donizetti non soltanto ricordano due grandissimi della cultura artistica bergamasca, ma pure raccontano che di ambedue in Biblioteca si conservano autografi di straordinaria importanza. La Scena umoristica di scuola in una stalla si deve al bergamasco Giuseppe Macinata, pittore, decoratore e restauratore, noto per le sue ‘bambocciate’ ma anche attento estensore del primo catalogo dei disegni di Giacomo Quarenghi per la Biblioteca Civica. Il sintetico autoritratto di Pietro Mascagni, la curiosa raccolta di schizzi del mese di giugno e la stessa immagine di copertina di questo Calendario provengono dalla variegata collezione di Paolo Gaffuri, fondatore dell’Istituto Italiano d’Arti Grafiche, instancabile e curioso raccoglitore di grafica di ogni tipo e disegnatore egli stesso: una raccolta ed una figura sicuramente meritevoli di ulteriori studi.

L’Ottocento, con le sue trasformazioni culturali, sociali, politiche e tecnologiche, è il secolo d’oro della caricatura: in tutta Europa si assiste alla fioritura e alla fortuna di produzioni e pubblicazioni umoristico-satiriche solitamente critiche verso il potere anche se non sempre espressione di specifiche posizioni politiche: giornali e album illustrati da litografie su disegni di importanti artisti, nascono a Londra (The Punch, dal 1841), a Monaco (Die fliegende Blätter, dal 1844 e Simplicissimus, dal 1896), a Parigi (Le Charivari, 1831 – 1834) e conoscono un vero e proprio consumo di massa.
Ricchissima anche la produzione editoriale italiana tra Otto e Novecento e qui rappresentata, per i mesi da luglio a dicembre da splendidi esempi del Fondo Paolo Moretti. Per il vivace quadro storico e politico pre e post unitario si distinguono artisti quali Melchiorre De Filippis Delfico, Antonio Manganaro, Zeffirino Falcioni; mentre Umberto Tirelli e Pipein Gamba, nome d’arte di Giuseppe Garuti, restituiscono i ritratti dei protagonisti della seconda guerra mondiale e della società italiana della prima metà del secolo breve, Pietro Ardito rappresenta la contemporaneità attraverso raffinatissime caricature dei protagonisti della storia internazionale sino agli anni 2000.
Maria Elisabetta Manca

Nonostante le crescenti indubbie difficoltà, l’Associazione Amici della Biblioteca Mai non ha voluto mancare al tradizionale appuntamento con il calendario artistico per l’anno venturo. La scelta tematica, come peraltro quella delle immagini da utilizzare, non è stata in verità difficile, anzi piacevolissima, facilitata dal successo e dalla forte curiosità suscitata dalla recente mostra Arte per ridere. La caricatura italiana dal Cinquecento ai tempi nostri. Di primo acchito potrebbe sembrare una scelta insolita, forse un po’ stravagante, diversa per il gusto di stupire, ma così non è; proprio grazie alla mostra abbiamo tutti scoperto come la caricatura, dal latino ‘caricare’, cioè esagerare i difetti a fini comici e sopra tutto satirici, sia una vera e propria Arte, fatta spesso non solo per far sorridere, ma anche per far riflettere o stigmatizzare persone, luoghi o situazioni.
Per questa originale opportunità, per cui l’Associazione confida di raccogliere un ampio apprezzamento, essa deve ringraziare tutti coloro che si son impegnati a fondo con grande professionalità per la sua riuscita, gli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa, ma sopra tutto la Biblioteca Civica Angelo Mai e il Fondo Paolo Moretti per la satira politica per l’offerta generosa delle opere e la successiva accurata selezione.
Associazione Amici della Biblioteca Civica Angelo Mai