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E’ stato approvato qualche giorno fa lo schema di convenzione di comodato al Comune di Bergamo del Codice Baruffaldi, uno dei più preziosi manoscritti cartacei tassiani del secolo XVI, dichiarato di interesse storico dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 1964, che contiene i testi della Gerusalemme liberata e dell’Aminta di Torquato Tasso.

La famiglia Borletti, custode del Codice, ha manifesto la volontà di conferire in comodato per 99 anni il manoscritto al Comune di Bergamo perché venisse messo a disposizione degli studiosi presso la Biblioteca Civica Angelo Mai che, com’è noto, conserva il più grande patrimonio librario esistente al mondo relativo a Bernardo e a Torquato Tasso.
La Mai è infatti anche sede del Centro Studi Tassiani, riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che ha tra i propri Soci i più illustri accademici studiosi dei Tasso.

Il Codice Baruffaldi è stato affidato al Comune di Bergamo, per la sua conservazione presso la Mai, dopo parere pienamente favorevole della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia che ha approvato la sottoscrizione del contratto di comodato pluriennale e la contestuale consegna del bene.
La Biblioteca, per facilitarne la consultazione da parte degli studiosi e per tutelare l’originale, realizzerà a breve una copia digitale del Codice, provvederà alla redazione di una scheda descrittiva da porre a catalogo e, sempre in accordo con la Soprintendenza, curerà un intervento conservativo sulla legatura.
In accordo con il Centro di Studi Tassiani verrà avviata una campagna di studio che verrà affidata a filologi, codicologi e studiosi del collezionismo librario settecentesco.

In occasione della consegna del Codice, la signora Ilaria Borletti Buitoni ha inoltre voluto omaggiare la Biblioteca con un raro esemplare a stampa dell’Aminta, pubblicato a Parma nel 1793 « co’ tipi bodoniani», che andrà ad arricchire ulteriormente la Raccolta Tassiana.

Il gesto della donatrice e dei suoi familiari è segno di straordinaria liberalità e di grande civismo nel più puro spirito del mecenatismo culturale.
La gratitudine della Città e del mondo degli studi è immensa.