Martedì 31 gennaio, alle ore 18, il Salone Furietti ospita la presentazione del volume Ingenio ludere. Scritti sulla letteratura del Quattrocento e del Cinquecento, di Massimo Danzi, promossa da Archivio Bergamasco.
Il volume riunisce quarant’anni di indagini nell’ambito della letteratura quattrocinquecentesca, con una proiezione nel primo Seicento, offrendo un quadro vario e altamente rappresentativo di quella grande stagione. La polifonia di una pratica letteraria, spesso ridotta a stereotipi, risalta nel dialogo tra latino e volgare. È il caso della prosa di maestri dell’Umanesimo o della poesia cortigiana oppure di quella libera dalle ipoteche di corte, indagata per la Lombardia, l’Emilia, Firenze o Napoli attraverso poeti a volte sconosciuti. Ed è anche il caso dell’erudizione filologica e plurilingue della cultura e della biblioteca di Pietro Bembo, posta idealmente a confronto con testi di scriventi più modesti e di natura pratica, in ambito artistico o giuridico. Nelle ultime due sezioni del libro (IV e V), la civiltà rinascimentale è colta tramite scritti giocosi o di ambizione ‘scientifica’, tra letteratura e medicina, che ci ricordano la varietà e la ricchezza di una stagione che fu europea e il ruolo che in essa ebbe la cultura italiana.
Dialogano con l’autore Renzo Cremante (Università di Pavia) e Luca D’Onghia (Università di Bergamo).
Ingresso libero fino a esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione, scrivendo a info@bibliotecamai.org o telefonando allo 035-399430.
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