Mercoledì 19 aprile è stato ufficialmente presentato in conferenza stampa il ritorno nella Sala Tassiana del dipinto di Francesco Bassano il Giovane (Bassano del Grappa, 1549 – Venezia, 1592) La Repubblica di Venezia riceve doni dalla provincia di Bergamo.
La tela ovale è parte di un ciclo di tre dipinti commissionati originariamente intorno al 1585 per la sala del Consiglio del Palazzo del Podestà di Bergamo. Venne collocata nella Sala del Minor Consiglio, ora Sala Tassiana, ai tempi in cui Palazzo Nuovo era sede della municipalità bergamasca, dal 1648 al 1873. Con il trasferimento della sede municipale la tela entrò a far parte della collezione di Accademia Carrara, dove è stata custodita fino a oggi.
Il ritorno è stato fortemente voluto dall’Associazione Amici della Biblioteca Angelo Mai, in accordo con Accademia Carrara, ed è stato realizzato con il coinvolgimento della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia e il contributo della Fondazione della Comunità bergamasca.
In una scena affollata, il dipinto raffigura Mercurio, Cerere, Vulcano e Bacco – in un ‘di sotto in su’ che deve molto alla pittura di Veronese – che si allungano a porgere i doni a una donna: è la Repubblica di Venezia che viene omaggiata da Bergamo.
Francesco Bassano è considerato uno dei pittori più rappresentativi della Serenissima della seconda metà del Cinquecento, motivo per cui venne chiamato a decorare la sede del governo di Bergamo, all’epoca importante dominio di terraferma della Repubblica di Venezia. Fortemente influenzato dalla luce e dai colori di Tiziano, Bassano apprese la lezione dei corpi, delle loro tensioni e movimenti da Tintoretto, traducendola in modo personale nelle sue opere.