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Inaugurazione: Venerdì 11 gennaio 2002 ore 17.30
Atrio della Biblioteca 11 gennaio – 24 gennaio 2002

Promotori:
Biblioteca Civica Angelo Mai
Ordine Provinciale degli Ingegneri
Centro Studi Archivio Bergamasco

Illustrazione della modalità di impiego nel letto del fiume Po delle burghe (coni di vimini intessuti e riempiti di pietre) allo scopo di rallentare la corrente e prevenire l´erosione delle ripe (dalle carte di Giovanni Antono Tadini, 1819).

Venerdì 11 gennaio alle ore 17.30, nell’atrio scamozziano della Civica Biblioteca Angelo Mai, si inaugura una mostra documentaria sull’archivio di Giovanni Antonio Tadini (1754-1830). Matematico idraulico, originario di Romano di Lombardia, Tadini ebbe ruoli di rilievo come Idraulico Nazionale prima, e Ispettore Generale del Corpo di Acque e Strade poi, nel periodo compreso tra il 1798 e il 1814, cioè tra la Repubblica Cisalpina e il Regno d’Italia.
La mostra Giovanni Antonio Tadini e la scienza delle acque. Storia di un archivio – Storia in un archivio intende evidenziare non solo i contenuti dei manoscritti di Tadini, ma anche la loro organizzazione archivistica.
L´iniziativa è realizzata al termine del lavoro di ordinamento delle carte tadiniane, realizzato grazie al contributo dell´Ordine Provinciale degli Ingegneri, promotore della mostra insieme alla Civica Biblioteca Angelo Mai.
Le carte, depositate nel 1998 dagli eredi di Tadini presso la Biblioteca, si inseriscono in un contesto archivistico particolarmente significativo. Già dalla metà dell´800, infatti, una parte dei manoscritti di Tadini è conservata presso l´istituto bibliotecario comunale. Inoltre, la Biblioteca Civica possiede numerosi fondi manoscritti sette-ottocenteschi direttamente legati a Tadini: basti citare le carte di Lorenzo Mascheroni, di cui Tadini fu allievo e collega, e quelle dell´abate Giuseppe Bravi, amico e biografo di Tadini.
All´incontro pubblico seminariale Gestione istituzionale delle acque e ingegneria idraulica nelle carte di Giovanni Antonio Tadini, che si terrà alle ore 18.00 ed è organizzato dal Centro Studi Archivio Bergamasco, Anna Rosa Galbiati, erede di Giovanni Antonio Tadini, e Barbara Cattaneo, ordinatrice delle carte e curatrice della mostra parleranno delle vicende e delle metodologie di ordinamento dell´archivio. La mostra e il seminario verranno presentati dal prof. Giorgio Bigatti docente all´Università Carlo Cattaneo di Castellanza e studioso di storia del territorio e dell´economia lombarda tra Sette e Novecento.
L’inventario dell´archivio sarà consultabile a partire dal prossimo aprile.