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Le tracce del silenzio
nell’opera di Alfa Pietta

Bergamo, Atrio della Biblioteca
2 aprile – 30 aprile 2004

Perché in forma di libro? Perché da un oggetto così tangibile, ponderabile, voluminoso qual è un libro possono andare e venire le oniriche, ariose evanescenze dell’opera complessiva di Alfa Pietta? Uno, più libri, là dove la leggerezza di questa artista usa esprimersi in folate di vento e mobili velature. In tracce o campiture in-visibili, in spazialità della mente, puramente concettuali. O puramente sensitive.
Forse dovremmo osservare che delle mille e mille parole, scritture, segni simbolici di un libro letto, come quasi sempre si fa, in silenzio immersi nel silenzio, infine gli stessi accumuli segnici si confondono nelle e con le pagine bianche in un’unica unitaria epifania. Leggiamo un romanzo, una raccolta di poesie, persino un saggio scientifico: cosa ci rimane? I particolari si annebbiano (se li vogliamo riprendere dobbiamo risfogliare ansiosamente il volume che abbiamo appena finito), i sensi si contrappongono e tuttavia si con-fondono, per lasciare spazio, nella nostra mente e nella nostra carne, a un solo Senso. Il Senso irripetibile di una scrittura onnivora e onnipresente. Rimaniamo segnati per sempre da una conoscenza, oltre il ricordo di qualsiasi particolare. Quindi andiamo, e rimaniamo, dal particolare all’assoluto. L’in-dicibile assoluto(in cui l’in sta per cancellazione e per dentro, nel profondo).
Infine ci restano, delle mille e mille parole, dei mille e mille libri, quelle tracce del silenzio che abbiamo metabolizzato, ormai oltre ogni racconto, oltre ogni contingenza narrativa o sentimentale. Rimane un’immensa vuota scenografia, tuttavia attraversata dalle ormai invisibili energie che il libro ci ha lasciato in eredità quale ricchezza inesprimibile del vivere. Vivere nel silenzio.
Queste sono le scenografie trasparenti, gestuali senza clamore, vibratili, visibili solo per luce radente, degli oggetti in forma di libro che qui ci presenta la sensibilità raffinatissima di Alfa Pietta. Alfa Pietta sa raccontare il silenzio. La sua è la gestuale narrazione del silenzio.
Un silenzio abbagliante, tuttavia. Perché nel vuoto scenografico l’energia si esprime, lo abbiamo visto, per merito della luce variabile, per disposizione, per fonte, per direzione illuminante. I segni, le velature di Alfa Pietta sono i fenomeni inattesi della luce. E la luce, ovvio dirlo, è ancora… squillante, saettante silenzio.
Mi viene spontaneo citare a braccio uno dei numerosi appunti di Marcel Duchamp per la realizzazione del suo Grande Vetro (altra opera di trasparenze): eseguire il quadro per mezzo delle sorgenti luminose, e il disegno delle ombre in questi spazi seguendo semplicemente i contorni reali proiettati. Reali in quanto appartenenti alle realtà concettuali della mente, prima ancora della vista e della mano.

Gio Ferri
febbraio 2004

Il libro è stato, per me, sempre oggetto di attrazione fortissima.
Naturalmente,in primis, per il contenuto,ma poi, per il materiale di cui è fatto:
carte, inchiostri, segni. Quale fascino!
A lato, quindi, del mio fare pittura, scultura ed altro, ho dato spazio alle
molte possibilità espressive “ In forma di libro”.

Alfa Pietta

ESPOSIZIONE

1^vetrina
AZZURRO e rosso
1985 cm51x36 pag. 10
carte,rilievo e pastell

2^vetrina
MOVIMENTO
1989 cm57x38 pag. 4
carte e tempere

3^vetrina
ASCESA
1993 cm23x21
carte e pastelli

SOFFIO
1995 cm35x24
carta e conté

EDIZIONI PULCINOELEFANTE

4^vetrina
OPERA N.38. FRAMMENTO N.38
1996
A.Pietta R.Tagore

L’AZZURRO. OPERA
1999
S.Mallarmé A.Pietta

PENSIERO. DISEGNO
2000
A.Pietta

UNA POESIA. OPERA
2000
R. Dossi A.Pietta

LA PACE VERA. OPERA
2001
R.Dossi A.Pietta

LEVISSIME E FORTI TRACCE. OPERA
2001
G.Ferri A.Pietta

PER ALFA. OPERA
2002
G.Ferri A.Pietta

5^vetrina
TRASPARENZE
1995 cm25x25 pag. 5
carta, garza, contè

CIELO
1997 cm25x19
carta, garza, contè

6^vetrina
MOVIMENTO
1996 cm25x43
carta, garza, contè

7^vetrina
VOIX DU SILENCE
1999 cm35x14 pag.4
carte e pastelli

SEGNI
1999 cm35x14 pag. 4

TESORO
2003 cm20x13x6
carta, garza, tempera

 

 

Note personali
Alfa Pietta è nata a Romano di Lombardia nel 1939. Vive a Bergamo. Dopo gli studi di Scuola Media Superiore ha frequentato l’Accademia Carrara di Bergamo negli anni 1958/62.

Mostre personali
1964 – Bergamo Galleria “La Garitta” – OPERE 1962-64 pres. T.Longaretti
1976 – Bergamo Galleria “Fumagalli” – OPERE RECENTI-PITTURA GRAFICA pres. T.Longaretti
1977 – Milano Galleria “Variazioni” – OPERE RECENTI – PITTURA GRAFICA pres. S.Tinaglia. Hamburg Galleria “Wirth” – OPERE 1972-74
1980 – Firenze Galleria “Studio Inquadrature 33” – OPERE RECENTI
1981 – Como Galleria “L’Arco” – ACRILICI. Savona Centro d’Arte “Il Brandale” – OPERE 1980-81 pres. M.Lorandi
1982 – Bergamo Galleria “Vanna Casati” – SEGNO SU BIANCO
1983 – Crema Centro Culturale S. Agostino, Salone P. da Cemmo – TELE 1980-83
1988 – PaviaCollegio Cairoli, Città degli Studi – SOSPENSIONI 1986-88 pres. M.Lorandi
1989 – Bergamo Centro Culturale “La Diade” – OPERE 1988-89 pres. F.Piselli
1990 – Genova Studio B2 – FORME – COLORE – SEGNO
1994 – Pavia Collegio Cairoli, Città degli Studi – FORME 1990-94
1995 – Bergamo Chiostro Minore di S. Agostino – ALLA RICERCA DELLO SPAZIO pres. M.Corgnati
1998 – Bergamo Installazione Ars – TRITTICO
1998 – Milano Galleria “ Avida Dollars” – “OPERE RECENTI” Pensieri. pres. R.Bossaglia. Robbiate (Como) Arte Spini – OPERE 1986-98 prese. F.Buonincontri
1999 – Milano Galleria “ Avida Dollars” – L’AZZURRO
2000 – Bergamo Centro culturale “La Porta” – TRITTICO pres. S.Galimberti
2000 – Seriate Palazzo Municipale – OPERE 1962-2000 – Dal Laboratorio. pres. A.Veca

Principali Rassegne ad invito dal ‘95
1995 – Pavia La Carta dell’Artista, Castello di Belgioioso.
1996 – Pavia La Carta dell’Artista, Castello di Belgioioso. Bergamo Maestri Artisti. 200 Anni dell’Accademia Carrara, ex Chiesa di S.Agostino.
1997 – Lisbona “Migalhas de Pessoa”, Casa Fernando Pessoa – Libro d’Artista
1998 – Roma Omaggio a F. Pessoa, Istituto Portoghese.
2000 – Marsiglia “III° incontro internazionale Libri d’artista “ Palais des Congrès
2001 – Pieve di Cento “Generazione anni Trenta”. Museo G.Bargellini
2003 – Bergamo “Arte a Bergamo anni 70/81”Palazzo della Ragione

Gio Ferri:
Poeta, grafico, critico d’Arte. Condirettore della rivista “TESTUALE”, critica della poesia contemporanea.