Tra le edizioni di pregio della Divina Commedia possedute dalla Biblioteca, si impone all’attenzione una pubblicazione bergamasca riccamente illustrata: è una Commedia stampata nel 1934 dalle Officine dell’Istituto Italiano d’Arti Grafiche. Fondato a Bergamo nel 1893 l’Istituto ebbe un ruolo di eccellenza nel panorama editoriale e tipografico italiano grazie all’utilizzo delle più moderne tecnologie della riproduzione a stampa (litografia, cromolitografia, fotolitografia, ecc.) e all’alta specializzazione nella poligrafia artistica. Con il contributo dei maggiori studiosi contemporanei si distinse anche per la raffinata cura dei testi. Tratto distintivo delle pubblicazioni dell’IIAG furono proprio l’equilibrato rapporto tra testo e immagine, sempre di alto profilo, e una notevole capacità produttiva e commerciale.
La Divina Commedia, esposizione, testo e varianti di edizioni e codici insigni a cura di Nicola Zingarelli; tavole illustrative da opere antiche e moderne ordinate e commentate da Paolo D’Ancona – questo il titolo completo – è un’opera esemplare della qualità tecnologica e delle scelte metodologiche dell’Istituto: le Cantiche sono precedute da due lunghe prefazioni: Esposizione e La Divina commedia e le arti figurative, intercalate da tavole con ritratti di Dante Alighieri. La cura degli apparati paratestuali e la selezione delle opere dei maestri del passato e degli illustratori contemporanei sono affidate a due accademici di grande prestigio: il grande linguista e filologo Nicola Zingarelli, e lo storico dell’arte Paolo d’Ancona.
Il volume è arricchito da 62 illustrazioni e 177 tavole fuori testo, in nero e a colori, recanti illustrazioni tratte da miniature, incisioni e dipinti antichi e recenti, di cui 17 a colori applicate su carta spessa, e da una xilografia a due legni di Adolfo De Carolis.
Il testo è impaginato in due colonne: a sinistra le terzine dantesche in caratteri di grande leggibilità, a destra, in caratteri più piccoli, le differenze lessicali presenti nei testi presi come riferimento per l’opera (edizioni aldine, l’edizione critica di Karl Witte del 1862, l’edizione condotta da Luigi Fantoni sul codice Vaticano latino (Vat. Lat. 3199) pubblicata a Rovetta nel 1820, ed altre).
Sfogliando il sontuoso volume in 4°, legato in tela con titoli in oro al piatto e al dorso e con il taglio superiore spruzzato in oro, riconosciamo: Giotto, Sandro Botticelli, Jan Van der Straet (detto Giovanni Stradano), Federico Zuccari, John Flaxman, Luigi Ademollo, Francesco Scaramuzza, Gustave Doré, solo per citare i più rappresentati. A margine delle illustrazioni sono riportati il titolo dell’opera, il luogo nel quale è conservata, l’eventuale testo da cui è tratta l’immagine e, in calce a destra, i versi del poema raffigurati. Le illustrazioni coeve, rispecchianti il gusto dell’epoca, sono create da autori come Giovanni Battista Galizzi ed Ebba Holm. L’editore si autocita in alcune tavole illustrate da Luigi Markò, tratte da Emporium, aprile 1922.
Le tavole sono riprodotte da fotografie dai più importanti laboratori fotografici specializzati in riproduzioni artistiche e in gran parte provengono dalla Società Fotografica Alinari che è stata la prima ditta ad essere ammessa al servizio dei più importanti musei del mondo, costituita a Firenze nel 1852.
Il volume è stato depositato in Biblioteca nel 1934 in virtù della legge sul Deposito legale (all’epoca Diritto stampa), che obbliga gli editori ad inviare una copia di ogni opera pubblicata alla Biblioteca provinciale deputata alla conservazione.
La Divina Commedia / Dante Alighieri ; esposizione, testo e varianti di edizioni e codici insigni a cura di Nicola Zingarelli ; tavole illustrative da opere antiche e moderne ordinate e commentate da Paolo D’Ancona. – Bergamo : Istituto italiano d’arti grafiche, stampa 1934. – XXXII, 368 p., [1], 177 c. di tav. : ill. ; 35 cm.
Collocazione: Sala 21 G 5 20.