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Biblioteca Civica Angelo Mai

Atrio scamozziano

20 – 30 settembre 2014

La Raccolta tassiana custodita presso la Biblioteca Civica Angelo Mai è il più ricco e completo patrimonio di bibliografia tassiana al mondo: manoscritti e stampe di opere di Torquato Tasso e del padre Bernardo, in originale o riproduzione microfilmata; una sterminata messe di studi e saggistica sui più svariati argomenti tassiani. 4324 voci al momento della compilazione del catalogo a stampa pubblicato, a cura di Luigi Chiodi, nel 1960.

La Raccolta si è costituita grazie ad almeno quattro successivi apporti fondamentali: la biblioteca del cardinale Giuseppe Alessandro Furietti, che nel 1764 passa, per volontà testamentaria, alla Città di Bergamo. Di quei volumi, primo nucleo della Civica Biblioteca, circa quattrocento riguardano i Tasso. Ad essi vanno poi ad aggiungersi gli oltre trecento volumi tassiani posseduti dall’abate Pierantonio Serassi, studioso e biografo di Torquato, acquistati nel 1869 dalla Civica. Ulteriore, fondamentale incremento, le due donazioni, rispettivamente nel 1922 e 1932, dell’avvocato Luigi Locatelli, appassionato cultore e sistematico collezionista di opere di materia tassiana, estensore di una ricchissima Bibliografia tassiana confluita anch’essa nella Raccolta.

La mostra che qui si presenta intende offrire una pur minima esemplificazione della ricchezza, completezza, importanza, unicità della Raccolta. Esemplificazione minima rispetto all’intero, molto significativa rispetto ai due nuclei tematici prescelti: le Vite del Tasso e le edizioni dell’Aminta, dalla principe (1580) al 1700.




La prima biografia tassiana. 

La prima, importante biografia tassiana è la Vita di Torquato Tasso compilata da Giovanni Battista Manso, amico personale del poeta, encomiasticamente citato nella Liberata e dedicatario del dialogo Il Manso ovvero dell’Amicizia. Prima edizione, tirata in assenza dell’autore e “piuttosto scorretta”, In Venezia, Appresso Evangelista Deuchino, 1621. Poi rieditata, fra l’altro, a cura di Gabriele Zinano e Giovan Battista Tamantini, In Roma, Appresso Francesco Cavalli, 1634.




La biografia di Serassi. 

Monumento della grande erudizione settecentesca è la Vita di T. Tasso dell’abate bergamasco Pierantonio Serassi. La princeps (Roma, Pagliarini, 1785) è ornata, sui frontespizi dei Libri I, II e III, da riproduzioni delle medaglie appositamente disegnate dall’amico architetto Giacomo Quarenghi. Seconda edizione riveduta, in due volumi, pubblicata a Bergamo da Locatelli, 1790. Terza edizione, da ricordare, quella curata e postillata da altro più che valente studioso del Tasso, curatore di ancor insuperata edizione delle sue Lettere: Cesare Guasti (Firenze, Barbera, 1858).

La biografia di Solerti. 

Il riferimento fondamentale per la biografia tassiana resta, però, ancor oggi, la Vita di Torquato Tasso di Angelo Solerti, frutto della spesso ineguagliata stagione positivista, (Torino, Loescher, 1895, 3 voll.). Alla Biblioteca Mai sono custodite, lascito prezioso quanto poco frequentato, le carte Solerti. Ed in particolare, della Vita, alcuni non meno preziosi esemplari postillati di pugno dell’autore, recanti correzioni, spostamenti di testo, integrazioni anche di rilievo. Testimonianze di un infaticabile lavoro di revisione, puntualizzazione, aggiornamento, che non si arrestò certo con la monumentale pubblicazione per i quattrocento anni dalla morte del poeta.

Opere esposte

  • Giovanni Battista Manso, Vita di Torquato Tasso, Venezia, Appresso Evangelista Deuchino, 1621 (Tassiana C.1.10).
  • Giovanni Battista Manso, Vita di Torquato Tasso, Roma, Appresso Francesco Cavalli, 1634 (Tassiana C.2.23).
  • Piero Antonio Serassi, La vita di Torquato Tasso, Roma, Pagliarini, 1785 (Tassiana C.7.2).
    Contiene, sui frontespizi dei Libri I, II e III, le medaglie disegnate per l’amico Serassi dal celebre architetto bergamasco Giacomo Quarenghi, esposte in riproduzione fotostatica.
  • Piero Antonio Serassi, La vita di Torquato Tasso, Bergamo, Stamperia Locatelli, 1790 (Tassiana D.6.1-2).
    L’antiporta del Libro I riproduce la medaglia raffigurante Bernardo Tasso su disegno di Giacomo Quarenghi, già edita nell’edizione romana di Pagliarini del 1785, con il “bellissimo rovescio”.
  • Catalogo de’ manoscritti dell’edizioni e delle traduzioni in diverse lingue delle opere di Torquato Tasso. Tratto da: Piero Antonio Serassi, La vita di Torquato Tasso, Bergamo, Stamperia Locatelli, 1790 (Tassiana E.6.24).
    Con aggiunta manoscritta di numerazione.
  • Piero Antonio Serassi, La vita di Torquato Tasso. Terza edizione curata e postillata da Cesare Guasti, Firenze, Barbera, 1858 (Tassiana D.3.41-42).
  • Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, vol. I, La vita, Torino, Loescher, 1895 (Tassiana E.6.9/1).
    Prezioso esemplare postillato di pugno del Solerti, con correzioni, integrazioni, spostamenti di testo, cassature anche importanti.
  • Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, vol. II, Lettere inedite e disperse di T. Tasso, Torino, Loescher, 1895 (Tassiana E.6.9/2).
    Reca preziose postille (correzioni, integrazioni, precisazioni, cassature) di mano del Solerti.
  • Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, vol. III, Documenti, appendici, bibliografia, indici, Torino, Loescher, 1895 (Tassiana E.6.9/3).
    Ricerca, fra l’altro, sull’iconografia tassiana. Il Solerti vi individua un ‘falso’ del Serassi, concernente il ritratto del Tasso giovane sul diritto della medaglia n° 2bis. Anche questo volume contiene schedine di pugno del Solerti.
  • Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, vol. II, Lettere inedite e disperse di T. Tasso, Torino, Loescher, 1895 (Tassiana D.4.1/2).
    Anche questo esemplare reca interventi manoscritti del Solerti, in questo caso a matita (per es. pp. 187, 229 o 327). Oltre a questi, interventi di un’altra mano (per es. p. 186), che ha lasciato traccia anche sull’esemplare con segnatura Tassiana E.6.9/3 (per es. p. 50).
  • “Bozze di stampa” per la stesura della Vita di Torquato Tasso di Angelo Solerti (Tassiana D.5.28).
    Trattasi di correzioni ed interventi non recepiti nella stampa. Altre pagine esemplificative sono esposte in riproduzione.
  • Torquato Tasso, Aminta, Cremona, Appresso Christoforo Draconi, 1580 (Tassiana A.6.37/2).
    Prima edizione, quanto alla data sul frontespizio, della pastorale del Tasso.
  • Torquato Tasso, Aminta, favola boschereccia, Venezia, Aldo Manuzio, 1581 (Tassiana C.2.5/1).
    La dedicatoria, a don Ferrando Gonzaga, è datata XX dicembre 1580.
  • Torquato Tasso, Aminta, Parma, Erasmo Viotti, 1581. (Tassiana B.1.35/1).
    Dedicata al conte Pomponio Torelli.
  • Torquato Tasso, Aminta, favola boschereccia, di nuovo corretta, et di bellissime, et vaghe figure adornata, Venezia, Aldo Manuzio, 1590 (Tassiana B.5.49/1).
    Ornata di notevoli illustrazioni, ad ogni inizio atto e coro. Edizione su cui è fondata la moderna restitutio textus di Bortolo Tommaso Sozzi.
  • Torquato Tasso, Aminta, favola boschereccia, con le annotazioni d’Egidio Menagio accademico della Crusca, Parigi, Presso Agostino Curbè, 1655 (Tassiana B.7.21).
  • Torquato Tasso, Aminta, favola boschereccia, Roma, ad instanza di F. de’ Rossi, 1662 (Tassiana D.1.30).
    Si distingue per le “bellissime figure in rame”, ad ogni inizio atto.
  • Torquato Tasso, Aminta, favola boschereccia, Amsterdam, nella stamperia del S. D. Elsevier, 1678 (Tassiana K.1.35).
    Rami di Sebastien Le Clerc.
  • Torquato Tasso, L’Aminta di Torquato Tasso, difeso e illustrato da Giusto Fontanini, In Roma, nella stamperia del Zenobj e del Placho, 1700 (Tassiana B.4.43).
    Difesa dell’Aminta contro le censure secentesche, in ispecie ad opera di Bartolomeo Ceva Grimaldi Duca di Telese.

La mostra è rimasta aperta dal 20 al 30 settembre 2014 durante gli orari di apertura della Biblioteca.

Mostra a cura di Vincenzo Guercio (Centro Studi Tassiani)