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Provincia di Bergamo
Comune di Bergamo – Assessorato alla Cultura
Civica Biblioteca e Archivi Storici ”Angelo Mai”
Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus

Bergamo, Atrio della Biblioteca
16 dicembre 2005 – 20 gennaio 2006

Storia di una amicizia

La storia dei rapporti tra l’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e Riccardo Bauer passa attraverso, come spesso accade, legami di amicizia comuni.

E’ infatti la stretta amicizia, che ha legato nel secondo dopoguerra Riccardo Bauer a Mario Invernicci – a lungo Presidente dell’Isrec Bg e figura centrale della Resistenza bergamasca – che ha favorito una stretta relazione tra Bauer e l’Istituto, concretizzatasi in una sua ripetuta presenza a Bergamo, soprattutto nella seconda metà degli anni Settanta, in occasione di varie iniziative, convegni di studio, ma soprattutto incontri con gli studenti e gli insegnanti delle scuole medie inferiori e superiori.

Questi rapporti che assecondavano la naturale predisposizione di Bauer all’educazione, ad una pedagogia della conoscenza e dell’esperienza, diretta soprattutto ai giovani, insieme ai suoi legami con gli antifascisti bergamaschi – in particolare Bruno Quarti – hanno spinto Mario Invernicci, a cui Bauer nel suo testamento aveva consentito di prelevare a suo ricordo i libri che gli potessero interessare, a versare, nel 1983 all’Isrec Bg, i 1431 pezzi tra volumi, opuscoli e pubblicazioni periodiche di carattere storico da lui scelti, dando così vita al Fondo Riccardo Bauer. Oltre ai volumi depositati in Istituto, esiste una Biblioteca Riccardo Bauerpresso la Casa di cura climatica di Berzonno costituita prevalentemente da romanzi, biografie e libri d’arte, e un Fondo Riccardo Bauerconservato presso la Biblioteca della Società Umanitaria a Milano, costituito da volumi di carattere economico.

Il fondo depositato presso l’Istituto è stato da subito catalogato ma risale al 2003 il progetto di restauro, catalogazione in Sbn e quindi informatizzazione dei titoli, per rendere concretamente visibili e consultabili libri spesso di edizioni rare non più facilmente reperibili nemmeno nelle biblioteche pubbliche, in qualche caso arricchiti dall’emozionante presenza di una dedica firmata da uomini come Ernesto Rossi, Carlo Ludovico Ragghianti, Ferruccio Parri, Norberto Bobbio.

Tuttavia nell’intenzione dell’Istituto ad impegnarsi in questo progetto, non c’era solo la volontà di dare agli studiosi e a tutta la cittadinanza bergamasca la possibilità di disporre di un fondo organico, che consenta di esaminare gli indirizzi e gli interessi di un protagonista della vita culturale e politica del Novecento, ma anche onorare la memoria di Riccardo Bauer i cui libri rappresentano un pezzo della sua vita, della sua coerenza e del suo impegno politico e civile.

A termine di questo progetto si colloca questa piccola mostra, che attraverso i libri e la storia esemplare di un’antifascista da sempre e per scelta e di un intellettuale per cui la cultura – mai esercizio per pochi – ha sempre significato la strada maestra per essere liberi e critici, vuole raccontare una splendida generazione che ha costituito il meglio della società civile del nostro Paese, e così degnamente chiudere l’anno di celebrazione del Sessantesimo della Liberazione.

 

Il percorso espositivo della mostra si snoda in 10 pannelli e 7 bacheche.

Per quanto riguarda i pannelli, i primi due sono di carattere introduttivo gli altri, attraverso riproduzioni digitali di materiali per la maggior parte conservati presso gli archivi dell’Isrec Bg, illustrano alcuni momenti fondamentali della vita di Bauer: la precoce scelta antifascista e la sua attività di pubblicista; i suoi rapporti con l’Umanitaria; la repressione del regime fascista e quindi il carcere e il confino; i rapporti con alcuni esponenti dell’antifascismo e della Resistenza bergamasca (Mario Invernicci e Bruno Quarti); l’intensa attività di impegno civile nel dopoguerra, testimoniata da una scelta di saggi di vario argomento scritti da Riccardo Bauer e l’eco suscitato dalla sua scomparsa nell’ottobre del 1982.

Nelle bacheche sono esposti alcuni dei libri del Fondo, a lui intitolato, conservato presso la biblioteca dell’Isrec Bg. Un’intera bacheca è dedicata ai libri delle edizioni Gobetti oggetto di restauro; le altre, sempre attraverso i libri del Fondo, illustrano i suoi rapporti con altri antifascisti italiani (Ernesto Rossi, Ferruccio Parri, Gaetano Salvemini e altri) e danno conto della sua formazione politica e civile e dei suoi interessi: la questione mediorientale; l’educazione e la formazione; i diritti umani e la pace. Accanto ai libri documenti e fotografie provenienti dagli archivi dell’Isrec Bg.

 

Biografia di Riccardo Bauer (1896-1982)

Riccardo Bauer nasce a Milano il 6 gennaio 1896, laureatosi in scienze e economiche all’Università Bocconi di Milano si arruola volontario nella Prima guerra mondiale, riportando ferite e decorazioni al valore. Nel 1920 assume la carica di Segretario del Museo sociale della Società Umanitaria di Milano, carica che è costretto dai fascisti ad abbandonare nel 1924. Intensamente impegnato nella battaglia antifascista, sviluppa una vivace attività pubblicistica, collaborando alla rivista “Rivoluzione liberale” di Piero Gobetti e fondando nel 1924 con Ferruccio Parri e altri, il settimanale “Il Caffè”.

Nel 1926, con Carlo Rosselli, organizza la fuga di Filippo Turati dall’Italia e in seguito quella di Giovanni Ansaldo e Carlo Silvestri. Subisce numerosi arresti e il confino a Ustica e Lipari (1927-1928). Tornato in libertà, organizza con Ernesto Rossi e altri antifascisti il movimento “Giustizia e libertà”. Nuovamente arrestato nel 1930, viene condannato a 20 anni di reclusione Per avere in Milano, in Sardegna ed altrove nel 1930 concertato di attentare all’ordine costituzionale dello Stato, dando adesione ed attività all’organizzazione rivoluzionaria a carattere repubblicano “Giustizia e Libertà”, la quale mira a provocare nel regno l’insurrezione armata e la guerra civile”. Fino al 1939 sconta la pena prima nel carcere di Alessandria e poi a Regina Coeli a Roma, poi subisce ancora il confino a Ponza e Ventotene. Liberato il 30 luglio 1943 alla caduta del fascismo, è tra i promotori del Partito d’azione. Dopo l’8 settembre 1943, assume la guida della Giunta militare dello stesso partito, dedicandosi all’organizzazione della Resistenza armata. Trasferitosi al nord, è tra i dirigenti delle formazioni “Giustizia e libertà” nell’Italia occupata.

Consultore nazionale, ricopre incarichi alla guida del Partito d’Azione. Nel secondo dopoguerra preside la Società Umanitaria di Milano fino al 1969, in seguito la Lega internazionale per i diritti dell’uomoe anima numerose iniziative e associazioni di carattere sociale, culturale come la Società per la pace e la giustizia internazionalee il Comitato italiano per l’universalità dell’Unescoe assistenziale come la Pia istituzione per la cura climatica di Milano.

Intensa la sua attività di collaboratore a riviste di interesse politico e culturale; pubblica svariate opere, molte delle quali sono dedicate ai problemi dell’educazione democratica dei giovani.

Dopo la sua morte, avvenuta a Milano il 15 ottobre 1982, si costituisce la Fondazione a lui intitolata, che ha sede presso la Società Umanitaria, per la conservazione dell’archivio personale di Riccardo Bauer, la promozione di ricerche, la pubblicazione di contributi di studio.

 

Le caratteristiche del restauro

a cura della Legatoria d’Artedi Paolo Brev

Le caratteristiche del restauro a cura della Legatoria d’Arte di Paolo Brevi I trenta volumi del Fondo Bauer destinati al restauro si presentavano in pessimo stato di conservazione. La carta notevolmente imbrunita denotava un grave degrado dovuto ad una forte acidità che causa fragilità ed indebolimento dei fogli, rendendo difficoltosa la manipolazione necessaria all’intervento di restauro. Tali volumi per poter essere consultati e conservati nel tempo hanno richiesto un intervento di restauro conservativo meticoloso e accurato di cui, qui di seguito, si descrivono le fasi:

 

COLLAZIONE:

Controllo della numerazione anche delle carte di guardia.

 

SMONTAGGIO:

Separazione della coperta dal corpo libro e smontaggio del corpo libro ossia distacco dei fascicoli dai fili di cucitura con l’ausilio di un bisturi.

 

LAVAGGIO E DEACIDIFICAZIONE IN IDROSSIDO DI CALCIO:

Rappresentano il più importante intervento a cui vengono sottoposti i materiali cartacei per la loro conservazione. Lo scopo è quello di rimuovere e neutralizzare l’acidità contenuta nella carta, che costituisce la principale causa della sua degradazione. I fogli vengono immersi nella vasca ove all’acqua è stato aggiunto l’idrossido. Con il lavaggio le carte diventano molto fragili, per questo motivo si procede all’interfogliazione. Tra i fascicoli si pone come supporto dei fogli di carta chiamati tessuto-non-tessuto per facilitare la manipolazione ed evitare ulteriori strappi.

 

ASCIUGATURA:

I bifoli vengono posti sui telai affinché si asciughino.

 

VELATURA:

I materiali utilizzati sono la carta “velina” giapponese e l’adesivo Tylose. Si pone sulla pagina la velina e si pennella su di essa l’adesivo partendo dal centro verso i margini. Successivamente i fogli vengono posti nuovamente sui telai per l’asciugatura. Questo intervento conferisce resistenza ai bifoli ed è stato effettuato su entrambe le facciate.

 

RAMMENDO ALLA PIEGA:

Il rammendo alla piega ha come scopo la ricostruzione dei fascicoli originali. Consiste nel rafforzamento ovvero nella sutura dei bifoli alla piega, ossia lungo la linea di piegatura ove passa il filo di cucitura. I materiali di base utilizzati sono strisce di carta giapponese ove bisogna porre attenzione nella scelta della grammatura della carta e la Tylose. Si applica lungo la linea di piegatura e la carta giapponese e si pennella l’adesivo sempre al centro verso la testa e il piede del foglio.

 

CUCITURA A MANO:

Dopo aver riordinato i fascicoli rispettando la numerazione si procede alla loro cucitura a mano.

 

RESTAURO DELLA COPERTA:

Essendo la copertina di cartoncino e poiché anch’essa si sgretolava dovuto alla forte acidità si è proceduto al lavaggio e deacidificazione come per il corpo libro.

Dopo l’asciugatura è stata effettuata la velatura e successivamente il risarcimento di eventuali lacune e strappi lungo i margini della coperta.

 

MATERIALI UTILIZZATI:

Carta giapponese n. 512-517-561; Adesivo Tylose MH 300P; Idrossido di calcio.