biblioteca_mai Nessun commento

Pier Paolo Pasolini attraverso i libri
della Biblioteca Civica Angelo Mai

Atrio scamozziano
5 marzo – 4 giugno 2022
Prorogata fino al 30 giugno 2022

Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) la Biblioteca Civica Angelo Mai propone un percorso espositivo attraverso una selezione di esemplari del proprio patrimonio legati alla vicenda umana, critica e artistica di uno dei più celebri intellettuali del secondo Novecento.

Il ricordo di una voce centrale del panorama culturale italiano dialoga con le opere che nel corso dei decenni sono entrate a far parte della raccolta della Biblioteca. A partire da singoli tasselli librari questa mostra ricostruisce le soluzioni letterarie attraversate dall’autore in veste di poeta, narratore, critico, drammaturgo e cineasta, accomunate da un’indiscussa fedeltà al potere della parola. Nell’atrio scamozziano, a cominciare dalle testimonianze biografiche, l’allestimento si snoda tra le sperimentazioni artistiche di Pasolini, fino a un assaggio della vasta fortuna critica sorta attorno all’autore.

Proseguendo nella Saletta dei ritratti è possibile avvicinarsi al presente, tra le conquiste della filologia e alcune novità promosse in occasione di questo centenario, per constatare la continuità di dialogo con uno scrittore che a quasi cinquanta anni dalla morte non ha esaurito la propria forza attrattiva e, per così dire, la propria missione.

La mostra è liberamente visitabile durante gli orari di apertura della Biblioteca. Sono organizzate visite guidate settimanali o concordate sulla base delle richieste (vedi l’informativa).

Pier Paolo Pasolini

Nato a Bologna il cinque marzo 1922, Pier Paolo Pasolini trascorre l’infanzia in varie città del Nord Italia, seguendo gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera. Il ritorno nel capoluogo emiliano nel 1937 coincide con l’avvio degli studi liceali. Iscritto alla Facoltà di Lettere dell’università bolognese, rimane affascinato dal metodo applicato alla storia dell’arte da Roberto Longhi. Sono di questi anni le collaborazioni a riviste quali “Architrave” e “Il Setaccio”. Nel 1942 pubblica Poesie a Casarsa, composte nel dialetto friulano della madre, Susanna Colussi, lingua che coltiverà negli anni seguenti trascorsi con la famiglia sul Tagliamento, al riparo da quella guerra nella quale perde la vita il fratello minore Guido, ucciso nell’eccidio di Porzûs del febbraio 1945. Dopo la laurea, Pasolini sperimenta nuovi generi, coltiva la passione politica e si dedica all’insegnamento. Tra il 1949 e il 1950 una denuncia per corruzione di minorenni e atti osceni, poi risoltasi nel ritiro delle querele e in un’assoluzione per insufficienza di prove, lo allontana dalla scuola e provoca la sua espulsione dal Partito Comunista Italiano. Si trasferisce quindi con la madre a Roma, dove riprende l’attività di insegnante, vive e frequenta le borgate e stringe amicizia con alcuni tra i più attivi intellettuali del tempo. Nel 1955 prende forma il romanzo Ragazzi di vita e nel 1957 la raccolta di poemetti Le ceneri di Gramsci. Dagli anni Sessanta Pasolini, tra nuove prove letterarie, collabora a iniziative editoriali, scrive regolarmente per giornali e riviste e, soprattutto, profonde idee ed energie nel cinema. L’intellettuale impone la sua figura su scala nazionale e internazionale, attira su di sé l’elogio e il biasimo, i premi e le censure. Nel corso di circa quindici anni dirige pellicole che scuotono la società italiana, come i numerosi scritti che l’autore pubblica spaziando tra narrativa e teatro, poesia e critica, sia letteraria sia di costume. In una corsa forsennata tra un film e l’altro, Pasolini plasma l’incompiuto romanzo Petrolio e trova modo di sferrare profonde critiche alla politica e agli usi di un paese in cui fatica a riconoscersi, anche attraverso le pagine del “Corriere della Sera”. Muore assassinato sul lungomare di Ostia la notte tra l’uno e il due novembre 1975, lasciando sogni e progetti incompiuti.

Vita

«Eravamo davvero così giovani, così poveri, così felici?» si domanda Leonardo Sciascia rileggendo le poesie di Pier Paolo Pasolini selezionate per il volumetto Dal diario (1945-47), edito nel 1979. Dei tanti versi di vita, vale ricordare uno dei più noti componimenti da Poesia in forma di rosa, datato al giugno del 1962, qui accostato a un ritratto inconsueto contenuto nel volume dedicato da Luciano De Giusti a I film di Pier Paolo Pasolini per l’editore Gremese nel 1983. La maturazione del poeta fa i conti con la tradizione italiana, specialmente con la lirica di Giovanni Pascoli, oggetto della tesi di laurea discussa a Bologna nel 1945 e riproposta da Einaudi in collaborazione con l’università emiliana nel 1993. La poesia pasoliniana è pervasa da istanze autobiografiche, che interrogano i sentimenti e gli affetti e che si ritrovano nell’epistolario dell’autore, qui esposto nei volumi allestiti dal cugino Nico Naldini per Einaudi tra il 1986 e il 1988. Dello stesso Naldini sono visibili gli scritti Nei campi del Friuli (la giovinezza di Pasolini), pubblicato da Vanni Scheiwiller nel 1984, e l’einaudiana Pasolini, una vita del 1989. Nella sterminata produzione in merito alla carriera e al tragico epilogo del percorso umano e artistico di Pasolini, a ulteriore corredo sono la Vita di Pasolini di Enzo Siciliano, nella prima veste Rizzoli del 1978, e la Morte di Pasolini del poeta Dario Bellezza, per i tipi Mondadori nel 1981.

  • Enzo Siciliano, Vita di Pasolini, Milano, Rizzoli, 1978 (Sala 40 T 7 77)
  • Pier Paolo Pasolini, Dal diario (1945-47), con l’introduzione di Leonardo Sciascia e illustrazioni di Giuseppe Mazzullo, Caltanissetta, Salvatore Sciascia, 1979 (Op. 2 11700)
  • Dario Bellezza, Morte di Pasolini, Milano, Mondadori, 1981 (Sala 19 X 3 65)
  • Luciano De Giusti, I film di Pier Paolo Pasolini, con la prefazione di Enzo Siciliano, Roma, Gremese Editore, 1983 (Galmo. 4 66)
  • Nico Naldini, Nei campi del Friuli (la giovinezza di Pasolini), con una conversazione di Andrea Zanzotto, Milano, All’insegna del pesce d’oro, 1984 (G 1 1538)
  • Pier Paolo Pasolini, Lettere. 1940-1954 e 1955-1975, volumi I-II, a cura di Nico Naldini, con una cronologia della vita e delle opere, Torino, Einaudi, 1986-1988 (G 1 3019 1-2)
  • Nico Naldini, Pasolini, una vita, Torino, Einaudi, 1989 (G 1 4499)
  • Pier Paolo Pasolini, Antologia della lirica pascoliana, a cura di Marco A. Bazzocchi, con un saggio di Marco A. Bazzocchi ed Ezio Raimondi, Torino, Einaudi, 1993 (G 1 7612)

Poesia

A partire dalla produzione giovanile racchiusa ne La meglio gioventù, qui nellʼedizione critica fissata nel 1998 da Antonia Arveda per lʼeditrice Salerno, e ne Lʼusignolo della chiesa cattolica (1943-1949), ridato alle stampe da Einaudi nel 1976, a quasi ventʼanni dalla prima e discussa edizione Longanesi del 1958, la rassegna espone alcune tra le più celebri raccolte liriche di Pier Paolo Pasolini, offrendo particolare risalto a Le ceneri di Gramsci, corpo di poemetti pubblicato presso Garzanti nel 1957. Tra i vincitori del premio Viareggio, il libro, divenuto presto noto, sancisce lo stacco tra lʼufficialità comunista e il poeta, qualificato da Walter Siti come «eretico». Più volte ristampata, lʼopera è presentata anche nella collana dei Grandi libri Garzanti nel 1976, con la ben più tarda selezione di Trasumanar e organizzar, insieme di versi pasoliniani composti a ridosso degli anni Settanta. Unʼantologia curiosa è quella contenuta nel volume Poesie e pagine ritrovate (Lato Side, Roma 1980), curato da Andrea Zanzotto e Nico Naldini e corredato da disegni di Giuseppe Zigaina e dello stesso Pasolini. In primo piano un assaggio lirico dei primi anni Cinquanta accompagnato da una calcografia delle artiste Arianna Mobili e Maura Cantamessa del 1995. Il volumetto bilingue con lʼantologia delle Poésies pasoliniane tra il 1953 e il 1964 manifesta lʼinteresse conservatosi nel tempo per lʼautore anche di là dai confini nazionali.

  • Pier Paolo Pasolini, Le ceneri di Gramsci, Milano, Garzanti, 1957 (Sala 34 S 5 72)
  • Pier Paolo Pasolini, L’usignolo della chiesa cattolica (1943-1949), Torino, Einaudi, 1976 (G 2 299)
  • Pier Paolo Pasolini, Le ceneri di Gramsci, Milano, Garzanti, 1976 (G 1 6967)
  • Pier Paolo Pasolini, Trasumanar e organizzar, Milano, Garzanti, 1976 (G 1 17371)
  • Pier Paolo Pasolini, Poesie e pagine ritrovate, a cura di Andrea Zanzotto e Nico Naldini, con disegni di Giuseppe Zigaina e di Pier Paolo Pasolini, Roma, Lato Side, 1980 (G 1 4940)
  • Pier Paolo Pasolini, Poésies. 1953-1964, edizione bilingue con traduzione e introduzione di José Guidi, Paris, Gallimard, 1980 (G 1 302)
  • Pier Paolo Pasolini, Sei poesie, con calcografie di Arianna Mobili e Maura Cantamessa e l’introduzione di Francesco Leonetti, 1995 (G 4 6282)
  • Pier Paolo Pasolini, La meglio gioventù, a cura di Antonia Arveda, Roma, Salerno Editrice, 1998 (G 2 14576)

Narrativa

A metà degli anni Cinquanta Pier Paolo Pasolini raggiunge piena fama letteraria con la pubblicazione di Ragazzi di vita – romanzo immediatamente sottoposto al vaglio della censura e in seguito assolto – in un impasto linguistico romanesco che suggerisce allʼautore di allegarvi un glossario in grado di sciogliere i dubbi lessicali del lettore. Il testo viene esposto in prima edizione (Garzanti, Milano 1955) e nella ricollocazione tra gli Struzzi Einaudi del 1979, affiancato da Una vita violenta, affine per tematiche e contesti e originariamente stampato nel 1959 da Garzanti. Sono anni di intense amicizie e frequentazioni, come quella con Alberto Moravia, con il quale Pasolini lavora al volume Le donne di Roma del 1960, tra prosa dʼautore e suggestioni fotografiche, e condivide il viaggio in India dal quale scaturisce un reportage per il quotidiano “Il Giorno” e la narrazione complessiva de Lʼodore dell‘India, edito da Longanesi nel 1962. In quel frangente Pasolini torna a un romanzo ideato in gioventù, Il sogno di una cosa, che esce in quello stesso anno per Garzanti, editore che lo avrebbe riproposto nel 1970 e nella collana degli Elefanti dal 1987. Nella stagione di febbrile dedizione al cinema, lo scrittore completa la raccolta Alì dagli occhi azzurri. Con Teorema, qui presentato nella prima edizione del 1968, Pasolini costruisce un nuovo romanzo, tratto dallʼomonimo soggetto cinematografico. Oltre la morte le bozze in cantiere suggeriscono ad amici e collaboratori la pubblicazione di quanto sopravvissuto allʼautore: Amado mio e Atti impuri, vengono editi nel 1982 con uno scritto di Attilio Bertolucci; Petrolio, interminabile scrittura ultima, affidata alle cure di Graziella Chiarcossi, Maria Careri e Aurelio Roncaglia, vede la luce presso Einaudi nel 1992.

  • Pier Paolo Pasolini, Ragazzi di vita, Milano, Garzanti, 1955 (Sala 21 C 1 123)
  • Pier Paolo Pasolini, Donne di Roma, con l’introduzione di Alberto Moravia e fotografie di Sam Waagenaar, Milano, il Saggiatore, 1960 (Sala 19 Y 2 36)
  • Pier Paolo Pasolini, L’odore dell’India, Milano, Longanesi, 1962 (Sala 24 N 5 31)
  • Pier Paolo Pasolini, Teorema, Milano, Garzanti, 1968 (Sala 19 S 2 132)
  • Pier Paolo Pasolini, Alì dagli occhi azzurri, Milano, Garzanti, 1976 (G 1 373)
  • Pier Paolo Pasolini, Ragazzi di vita, Torino, Einaudi, 1979 (Galleria cass. 3 Q 11 38)
  • Pier Paolo Pasolini, Una vita violenta, Torino, Einaudi, 1979 (Galleria cass. 3 P 2 7)
  • Pier Paolo Pasolini, Amado mio, preceduto da Atti impuri, con uno scritto di Attilio Bertolucci, Milano, Garzanti, 1982 (G 2 21155)
  • Pier Paolo Pasolini, Il sogno di una cosa, Milano, Garzanti, 1987 (G 1 2890)
  • Pier Paolo Pasolini, Petrolio, a cura di Graziella Chiarcossi, Maria Careri e Aurelio Roncaglia, Torino, Einaudi, 1992 (G 2 10759)

Pasolini e la società

La popolarità della quale Pier Paolo Pasolini ha continuato a godere nel tempo, tra opposti sentimenti, è partecipe della multiforme personalità dell’uomo, dell’artista capace di alternare l’uso della macchina da presa alla comparsa televisiva, la lirica dei sentimenti all’attività da elzevirista. Tra le pagine più note dell’attività giornalistica sono i numerosi articoli apparsi sul “Corriere della Sera”, quotidiano di riferimento per buona parte di quella società protagonista della mutazione collettiva di cui Pasolini denuncia compromessi e ipocrisie. Contributi come il celebre «Cos’è questo golpe? Io so» del 14 novembre 1974 o «Il vuoto del potere» – noto anche come ‘articolo delle lucciole’ – del primo febbraio 1975 narrano al meglio le convinzioni e i dubbi di un intellettuale che «ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l’arbitrarietà, la follia e il mistero». Sono pagine che Pasolini, nel periodo immediatamente antecedente la morte, riassembla secondo un ordine al quale rispondono anche i contributi per il settimanale “Il Mondo” e le interviste, i commenti e i contenuti d’occasione sparsi in diverse testate, seguendo quel «fervore filologico» che nella nota introduttiva agli Scritti corsari chiede al suo stesso lettore. Dell’esigenza, ribadita dalle Lettere luterane, di partire «giornalisticamente» da un’inesauribile curiosità legata alla cronaca ordinaria sono testimoni i viaggi attraverso l’Italia e le inchieste sull’emancipazione affettiva e morale degli italiani. La fine tremenda, che ha notevole risonanza sui rotocalchi e sui quotidiani del tempo, come testimoniato dalla prima pagina del “Corriere della Sera” e localmente da “L’Eco di Bergamo” e dal “Giornale di Bergamo” del 3 novembre 1975, spezza questo insaziabile dialogo. Nei mesi successivi scrittori e polemisti pongono interrogativi o tentano di riappacificarsi con il ricordo di un autore mai accomodante, come ancora documentano lo scritto preparato per il congresso del Partito Radicale di Firenze – tenutosi proprio in quei primi giorni di novembre del 1975 e al quale Pasolini avrebbe dovuto prender parte – o la meditata brutalità di Salò o le 120 giornate di Sodoma, l’ultima pellicola girata, proclamata «abiura della trilogia della vita».

  • Le italiane si confessano, a cura di Gabriella Parca, con la presentazione di Pier Paolo Pasolini e la prefazione di Cesare Zavattini, Firenze, Parenti, 1961 (G 2 1606)
  • Pier Paolo Pasolini, Monologo sugli ebrei, in “L’Europa letteraria”, a. IV, n. 19, 1963, pp. 29-36 (Sala 23 364)
  • Pier Paolo Pasolini, Frammenti da Israele, in “L’Europa letteraria”, a. V, n. 25, 1964, pp. 104-107
  • Pier Paolo Pasolini, Cos’è questo golpe? Io so, in “Corriere della Sera”, 14 novembre 1974, p. 3 (Sala 31 55)
  • Pier Paolo Pasolini, Il vuoto del potere, in “Corriere della Sera”, 1 febbraio 1975, p. 1
  • “Corriere della Sera”, 3 novembre 1975, p. 1
  • “L’Eco di Bergamo”, 3 novembre 1975, p. 1 (Sala 31 1)
  • “Giornale di Bergamo”, 3 novembre 1975, p. 1 (Sala 31 2)
  • “L’Espresso”, 9 novembre 1975, n. 45, copertina (Biblioteca Civica Antonio Tiraboschi)
  • Omaggio a Pasolini, ne “Il Mondo”, 13 novembre 1975, n. 46, pp. 83-98 (Biblioteca Civica Antonio Tiraboschi)
  • Rubrica Cultura, ne “Il Mondo”, 20 novembre 1975, n. 47, pp. 51-55
  • Rubrica Cultura, ne “Il Mondo”, 27 novembre 1975, n. 48, pp. 55-57
  • Pier Paolo Pasolini, Lettere luterane, Torino, Einaudi, 1976 (G 2 10125)
  • Pasolini e ‘Il Setaccio’. 1942/1943, a cura di Mario Ricci, con scritti di Roberto Roversi e Gianni Scalia, Bologna, Cappelli, 1977 (G 2 11330)
  • Assassiniamo il poeta. Pier Paolo Pasolini, a cura di Cesare Palumbo, Cosenza, Pellegrini, 1978 (Op. 2 11063)
  • Pasolini e il Corriere, a cura di Federico Roncoroni, in “1876/1986. Dieci anni e un secolo”, supplemento al “Corriere della Sera”, 1986 (Sala 23 344)
  • Pier Paolo Pasolini, Scritti corsari, con la prefazione di Alfonso Berardinelli, Milano, Garzanti, 1990 (G 1 8980)
  • Pier Paolo Pasolini, Comizi d’amore, a cura di Graziella Chiarcossi e Maria D’Agostini, con fotografie di Mario Dondero e Angelo Novi, Roma, Contrasto, 2015 (G 2 26055)

Cinema

Il desiderio onnivoro di sperimentazione di Pier Paolo Pasolini trova una via di intreccio tra lirismo e corporeità, narrazione e arte visiva nella produzione cinematografica, che dai primissimi anni Sessanta lo vede impegnato in circa una ventina di titoli, tra lungometraggi, episodi in film collettivi e documentari. Tra le pellicole più note sono il Vangelo secondo Matteo del 1964, espressamente dedicato alla memoria di Giovanni XXIII, e Uccellacci e uccellini, commedia plasmata tra lʼonirico e il grottesco. Il ricorso al mito determina, invece, la materia classica di Edipo Re e Medea, film realizzati tra il 1967 e il 1969. Spaziando tra i generi e instaurando lotte serrate con gli organi di censura, Pasolini dirige opere che hanno segnato lʼimmaginario collettivo italiano. Tra le tracce e le sceneggiature incompiute, come quelle pubblicate postume da Einaudi de Il padre selvaggio e di San Paolo, non mancano riscontri con la vita dellʼautore e persino con il suo tragico epilogo. Dei tanti studi dedicati al Pasolini cineasta, a fare i conti con unʼarte di scandalo e di sequestri di pellicola, di suggestioni manieristiche e di ritorno alla grande letteratura, si espone la prima edizione de Il cinema di Pier Paolo Pasolini di Adelio Ferrero, uscita nel 1977. Si tratta di un piccolo classico della critica che lʼeditore Marsilio ha costantemente riproposto nel tempo. In mostra è anche il testo di Stephen Snyder, un volumetto pubblicato negli Stati Uniti nel 1980 e composto da una serie di saggi che analizzano lʼevoluzione della filmografia pasoliniana, da Accattone a Salò o le 120 giornate di Sodoma, del quale la Biblioteca Angelo Mai conserva l’unico esemplare registrato dal catalogo nazionale italiano.

  • Pier Paolo Pasolini, Il Vangelo secondo Matteo, a cura di Giacomo Gambetti, Milano, Garzanti, 1964 (G 2 18331)
  • Pier Paolo Pasolini, Uccellacci e uccellini, Milano, Garzanti, 1966 (Veneg. 2 205)
  • Pier Paolo Pasolini, Edipo re, Milano, Garzanti, 1967 (Veneg. 2 130)
  • Pier Paolo Pasolini, Medea, con l’introduzione di Giacomo Gambetti, Milano, Garzanti, 1970 (Veneg. 2 105)
  • Pier Paolo Pasolini, Il padre selvaggio, Torino, Einaudi, 1975 (G 1 14638)
  • Adelio Ferrero, Il cinema di Pier Paolo Pasolini, Venezia, Marsilio, 1977 (Sala 19 X 10 45)
  • Pier Paolo Pasolini, San Paolo, Torino, Einaudi, 1977 (Sala 34 Y 7 1/37)
  • Stephen Snyder, Pier Paolo Pasolini, Boston, Twayne Publishers, 1980 (G 2 3580)

Teatro

Nellʼinesauribile varietà di strumenti espressivi impiegati da Pier Paolo Pasolini un ruolo decisivo spetta alla drammaturgia. In un celebre aneddoto autobiografico lʼautore racconta dellʼulcera che lo costrinse a letto per un mese nel 1966, un periodo di lettura e riflessione sul teatro a seguito del quale Pasolini abbozza sei tragedie sviluppate negli anni seguenti. Della complessità di questa produzione dà conto il volume Teatro, uscito per Garzanti nel 1988. Tra i drammi figurano la prima edizione di Porcile – legato a un episodio dellʼomonimo film del 1969 – Orgia e Bestia da stile, usciti congiuntamente postumi nel 1979. Dalla Collezione di teatro Einaudi proviene il volumetto Affabulazione, originariamente pubblicato da Garzanti nel 1977. Pasolini si confronta con le scene teatrali anche in veste di traduttore di classici: nel 1963, su richiesta di Vittorio Gassmann, allestisce in sole tre settimane il Vantone dal Miles gloriosus di Plauto, impiegando una lingua che Umberto Todini ha definito «un italiano tra Belli e Molière». Traduzione e palcoscenico rappresentano per Pasolini lʼennesima occasione di riflessione sulla lingua, gettandosi a capo fitto tra le pieghe del testo, «a divorarlo come una belva», nel modo che dichiara nella nota redatta per la resa dellʼOrestiade di Eschilo, stampata nel 1960 da Einaudi e riproposta nel 1985 nella collana degli Scrittori tradotti da scrittori. Tra gli studi sul teatro pasoliniano si espongono L‘ossessione e il fantasma di Enrico Groppali, pubblicato da Marsilio nel 1979, pagine da Una vita futura, volume promosso dal Fondo Pasolini, e uno speciale di “Sipario” del 1985.

  • Enrico Groppali, L’ossessione e il fantasma. Il teatro di Pasolini e Moravia, Venezia, Marsilio, 1979 (Cumin. 2 600)
  • Pier Paolo Pasolini, Porcile. Orgia. Bestia da stile, Milano, Garzanti, 1979 (G 2 929)
  • Speciale Pasolini, in “Sipario”, n. 441, gennaio-febbraio 1985, pp. 49-61 (Sala 23 489)
  • Eschilo, L’Orestiade, nella traduzione di Pier Paolo Pasolini, Torino, Einaudi, 1985 (G 1 8417)
  • Pier Paolo Pasolini. Una vita futura, a cura dell’Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini, Milano, Garzanti, 1985 (G 4 591)
  • Pier Paolo Pasolini, Teatro, con la prefazione di Guido Davico Bonino, Milano, Garzanti, 1988 (G 1 4529)
  • Pier Paolo Pasolini, Affabulazione, con una nota di Guido Davico Bonino, Torino, Einaudi, 1992 (G 1 6000)
  • Pier Paolo Pasolini, Il vantone di Plauto, con la presentazione di Umberto Todini, Milano, Garzanti, 1994 (G 1 8473)

Critica letteraria

Lʼoperosità febbrile di Pier Paolo Pasolini ne impone con forza la centralità nel mondo della cultura e della critica tra gli anni Cinquanta e Settanta del secolo scorso. Le tradizioni e le forme espressive del mondo popolare sono al centro di iniziative giovanili, come la premessa composta per Leonardo Sciascia a Il fiore della poesia romanesca. Tra altri autori lʼopera antologizza i versi di Mario DellʼArco, collaboratore di Pasolini nella selezione di quel canzoniere della Poesia dialettale del Novecento, promosso dallʼeditore Guanda nel 1952, che indaga le parlate, i retaggi e i sentimenti di unʼItalia sospesa tra urbanesimo e ruralità, dove vengono inclusi i componimenti friulani dello stesso Pasolini. Nell’ambito dell’attività critica per numerose riviste letterarie, lo scrittore promuove la pubblicazione di diversi autori favorendo lʼapprodo a stampa di libri a cui dedica prefazioni e testi di corredo: è questo il caso della scrittrice romagnola Leda Muccini, del poeta gradese Biagio Marin o di Eugenij Evtušenko, in occasione dellʼuscita nel 1974 de Le betulle nane nella collana dello Specchio Mondadori. Su tutte le opere critiche si impongono per notorietà e capacità riepilogativa di temi e contenuti le raccolte di interventi: Passione e ideologia, originariamente in stampa da Garzanti nel 1960 e in mostra nella confezione einaudiana del 1985, preceduta da un saggio introduttivo di Cesare Segre; Empirismo eretico, qui nella prima edizione Garzanti del 1971; Descrizioni di descrizioni, la selezione postuma di scritti operata dalla cugina Graziella Chiarcossi e pubblicata da Einaudi nel 1979.

  • Mario Dell’Arco, Ottave, con l’introduzione di Pier Paolo Pasolini e la copertina di Domenico Purificato, Roma, Bardi Editore, 1948 (Gambirasio 1691)
  • Poesia dialettale del Novecento, a cura di Mario Dell’Arco e Pier Paolo Pasolini, Parma, Guanda, 1952 (Sala 19 S 6 25)
  • Leonardo Sciascia, Il fiore della poesia romanesca (Belli, Pascarella, Trilussa, Dell’Arco), con la premessa di Pier Paolo Pasolini, Caltanissetta, Salvatore Sciascia, 1952 (Sala 40 U 9 48)
  • Leda Muccini, Uomini, con la prefazione di Pier Paolo Pasolini, Milano, Longanesi, 1963 (Sala 19 T 7 157)
  • Pier Paolo Pasolini, Empirismo eretico, Milano, Garzanti, 1971 (Sala 34 Z 5 20)
  • Eugenij Evtušenko, Le betulle nane, a cura di Giovanni Buttafava, con l’introduzione di Pier Paolo Pasolini, Milano, Mondadori, 1974 (Sala 3 U 2 18)
  • Pier Paolo Pasolini, Descrizioni di descrizioni, a cura di Graziella Chiarcossi, Torino, Einaudi, 1979 (G 1 14065)
  • Biagio Marin, La vita xe fiama e altri versi 1978-1981, a cura di Claudio Magris, con la prefazione di Pier Paolo Pasolini, Torino, Einaudi, 1982 (Sala 2 picc. 20 71)
  • Pier Paolo Pasolini, Passione e ideologia, con l’introduzione di Cesare Segre, Torino, Einaudi, 1985 (G 2 3030)
  • Pier Paolo Pasolini, Il portico della morte, a cura di Cesare Segre, Roma, Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini, 1988 (G 2 6816)

Fortuna critica

Pochi autori del Novecento italiano possono vantare la biblioteca critica formatasi attorno a Pier Paolo Pasolini, intellettuale divisivo che attraversa le arti animato da unʼinconfondibile fede poetica nella parola e nel gesto. Dei tanti scritti pubblicati durante la sua vita, in questa sede si ricordano, in particolare, Scrittori e popolo di Alberto Asor Rosa, nellʼoriginaria edizione Samonà e Savelli del 1965, e Letteratura e ideologia di Gian Carlo Ferretti, autore anche di Pasolini. Lʼuniverso orrendo, stampato da Editori Riuniti nel 1976. Il nome di Pasolini è accostato a quello di altre personalità del Novecento italiano, come accade ne Il mestiere di poeta di Ferdinando Camon, in prima pubblicazione per Lerici nel 1965. La complessità dellʼopera pasoliniana si concentra in grandi sforzi monografici, fioriti in quantità dopo la tragica fine della sua vita. Si propongono in mostra gli studi condotti da Guido Santato per Neri Pozza nel 1980, il ritratto di Enzo Golino in Pasolini. Il sogno di una cosa, nei Saggi del Mulino nel 1985, il ricordo fissato da Franco Fortini in Attraverso Pasolini del 1993, testimonianza di unʼintensa amicizia critica, al modo di quanto capita a Oriana Fallaci attraverso la stampa periodica e nel volumetto antologico Per Pasolini (Gammalibri, Milano 1982). Si fornisce, in conclusione, un ulteriore assaggio della fortuna cinematografica, con il Castoro de La nuova Italia dedicato allʼautore da Sandro Petraglia nel 1974.

  • Alberto Asor Rosa, Scrittori e popolo. Saggio sulla letteratura populista in Italia, Roma, Samonà e Savelli, 1965 (Manzoniana 2 78)
  • Ferdinando Camon, Il mestiere di poeta, Milano, Lerici Editori, 1965 (Manzoniana 2 223)
  • Gian Carlo Ferretti, Letteratura e ideologia. Bassani, Cassola, Pasolini, Roma, Editori Riuniti, 1974 (Galleria cass. 3 O 3 47)
  • Sandro Petraglia, Pier Paolo Pasolini, Il Castoro Cinema, Firenze, La Nuova Italia, 1974 (Collana 161 7-8)
  • Gian Carlo Ferretti, Pasolini. L’universo orrendo, Roma, Editori Riuniti, 1976 (Sala 24 N 1 10)
  • Guido Santato, Pier Paolo Pasolini. L’opera, Vicenza, Neri Pozza, 1980 (G 2 10298)
  • Per Pasolini. Con una “Lettera a Pier Paolo” di Oriana Fallaci, Milano, Gammalibri, 1982 (Sala 19 L 1 19)
  • Enzo Golino, Pasolini. Il sogno di una cosa. Pedagogia, eros, letteratura dal mito del popolo alla società di massa, Bologna, il Mulino, 1985 (G 2 3236)
  • Franco Fortini, Attraverso Pasolini, Torino, Einaudi, 1993 (G 1 8483)

Opere esposte nella Saletta dei ritratti

Precedono le opere su Pier Paolo Pasolini, quindi le edizioni dei suoi scritti, entrambi gli elenchi ordinati per anno crescente di pubblicazione.

  • Mannino Vincenzo, Il ‘discorso’ di Pasolini. Saggio su Le Ceneri di Gramsci, Roma, Argileto Editori, 1973 (G 2 229)
  • Francesco Muzzioli, Come leggere Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini, Milano, Mursia, 1975 (Galleria cass. 3 L 10 1/3)
  • Ettore Perrella, Dittico: Pavese, Pasolini, Milano, SugarCo, 1979 (Galleria cass. 3 R 3 36)
  • Rinaldo Rinaldi, Pier Paolo Pasolini, Milano, Mursia, 1982 (Sala 40 P 9 65)
  • Guido Santato, Pier Paolo Pasolini. L’opera e il suo tempo, Padova, Cleup, 1983 (Sala 19 Y 9 47)
  • Stefania Vannucci, Pier Paolo Pasolini: il colore della poesia, Roma, Fondo Pier Paolo Pasolini, 1985 (G 2 3567)
  • Giampaolo Borghello, Il simbolo e la passione. Aspetti della linea Pascoli-Pasolini, Milano, Mursia, 1986 (G 2 3682)
  • Giuseppe Zigaina, Pasolini e la morte. Mito alchimia e semantica del «nulla lucente», Venezia, Marsilio, 1987 (G 2 7324)
  • Luigi Martellini, Introduzione a Pier Paolo Pasolini, Roma-Bari, Laterza, 1989 (G 1 4555)
  • Desiderio di Pasolini. Omosessualità, arte e impegno intellettuale, a cura di Stefano Casi, Torino, Edizioni Sonda, 1990 (G 1 5602)
  • Omicidio nella persona di Pasolini Pier Paolo, con la prefazione di Giorgio Galli, Milano, Kaos Edizioni, 1992 (G 2 10267)
  • Pier Paolo Pasolini. La forma dello sguardo, Milano, Edizioni Charta, 1993 (Veneg. 3 28)
  • Giuseppe Conti Calabrese, Pasolini e il sacro, Milano, Jaca Book, 1994 (G 3 5626)
  • Stefano Casi, Pasolini. Un’idea di teatro, Udine, Campanotto Editore, 1995 (Cumin. 1 652)
  • Maurizio De Benedictis, Pasolini. La croce alla rovescia. I temi della vita e del sacrificio, Anzio, De Rubeis, 1995 (G 2 13488)
  • Enzo Golino, Tra lucciole e palazzo. Il mito di Pasolini dentro la realtà, Palermo, Sellerio, 1995 (G 2 13344)
  • Italo Moscati, Pasolini e il teorema del sesso. 1968: dalla Mostra del cinema al sequestro. Un anno vissuto nello scandalo, Milano, il Saggiatore, 1995 (G 1 9100)
  • Pasolini e l’antico. I doni della ragione, a cura di Umberto Todini, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1995 (G 3 5586)
  • Jean-Michel Gardair, Narciso e il suo doppio. Saggio su La nuova gioventù di Pasolini, Roma, Bulzoni, 1996 (G 1 9386)
  • Marco Antonio Bazzocchi, Pier Paolo Pasolini, Milano, Bruno Mondadori, 1998 (G 1 11311)
  • Carla Benedetti, Pasolini contro Calvino. Per una letteratura impura, Torino, Bollati Boringhieri, 1998 (G 1 9677)
  • Maria Sabrina Titone, Cantiche del Novecento. Dante nell’opera di Luzi e Pasolini, con una presentazione di Giorgio Luti e l’introduzione di Marco Marchi, Firenze, Olschki, 2001 (G 3 7509)
  • Contributi per Pasolini, a cura di Giuseppe Savoca, Firenze, Olschki, 2002 (G 3 7918)
  • Bruno Pischedda, Scrittori polemisti. Pasolini, Sciascia, Arbasino, Testori, Eco, Torino, Bollati Boringhieri, 2011 (G 1 13542)
  • Filippo La Porta, Pasolini, Bologna, il Mulino, 2012 (P 2 108 17)
  • Manuele Gragnolati, Amor che move. Linguaggio del corpo e forma del desiderio in Dante, Pasolini e Morante, Milano, il Saggiatore, 2013 (G 2 21746)
  • Marco Marchi, Per Pasolini, Firenze, Le Lettere, 2014 (G 1 14547)
  • Roberto Calabretto, L’Histoire du soldat di Pier Paolo Pasolini, Pisa, Edizioni ETS, 2018 (G 2 24928)
  • Alberto Carli, L’occhio e la voce. Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino fra letteratura e antropologia, Pisa, Edizioni ETS, 2018 (G 2 24980)
  • Alessandro Del Puppo, Pasolini Warhol 1975, Sesto San Giovanni, Mimesis Edizioni, 2019 (G 1 16836)
  • Antonio Tricomi, Pasolini, Roma, Salerno Editrice, 2020 (G 2 25840)
  • Pier Paolo Pasolini, Lettere luterane, Torino, Einaudi, 1980 (Galleria cass. 3 P 7 35)
  • Pier Paolo Pasolini, Il sogno del centauro, a cura di Jean Duflot, con la prefazione di Gian Carlo Ferretti, Roma, Editori Riuniti, 1983 (Salone loggia D 6 101)
  • Pier Paolo Pasolini, I dialoghi, a cura di Giovanni Falaschi e con la prefazione di Gian Carlo Ferretti, Roma, Editori Riuniti, 1992 (G 2 11193)
  • Pier Paolo Pasolini, Il caos, a cura di Gian Carlo Ferretti, Roma, Editori Riuniti, 1995 (G 1 9003)
  • Poesia dialettale del Novecento, a cura di Pier Paolo Pasolini e Mario Dell’Arco, con la prefazione di Giovanni Tesio, Torino, Einaudi, 1995 (G 1 8818)
  • Pier Paolo Pasolini, Trilogia della vita. Le sceneggiature originali de Il Decameron, I racconti di Canterbury, Il fiore delle Mille e una notte, Milano, Garzanti, 1995 (G 1 9066)
  • Pier Paolo Pasolini, Romanzi e racconti. 1946-1961, volume I, a cura di Walter Siti e Silvia De Laude, con la cronologia a cura di Nico Naldini, Milano, Mondadori, 1998 (G 1 11063/1/1)
  • Pier Paolo Pasolini, Romanzi e racconti. 1962-1975, volume II, a cura di Walter Siti e Silvia De Laude, con la cronologia a cura di Nico Naldini, Milano, Mondadori, 1998 (G 1 11063/1/2)
  • Pier Paolo Pasolini, Saggi sulla letteratura e sull’arte, 2 volumi, a cura di Walter Siti e Silvia De Laude, con uno scritto di Cesare Segre e la cronologia a cura di Nico Naldini, Milano, Mondadori, 1999 (G 1 11063/2/1-2)
  • Pier Paolo Pasolini, Saggi sulla politica e sulla società, a cura di Walter Siti e Silvia De Laude, con uno scritto di Piergiorgio Bellocchio e la cronologia a cura di Nico Naldini, Milano, Mondadori, 1999 (G 1 11063/3)
  • Pier Paolo Pasolini, Per il cinema, 2 volumi, a cura di Walter Siti e Franco Zabagli, con gli scritti di Bernardo Bertolucci e Mario Martone, l’introduzione di Vincenzo Cerami e la cronologia a cura di Nico Naldini, Milano, Mondadori, 2001 (G 1 11063/4/1-2)
  • Pier Paolo Pasolini, Teatro, a cura di Walter Siti e Silvia De Laude, con le intervista a Luca Ronconi e Stanislas Nordey e la cronologia a cura di Nico Naldini, Milano, Mondadori, 2001 (G 1 11063/5)
  • Pier Paolo Pasolini, Tutte le poesie, 2 volumi, a cura di Walter Siti, con l’introduzione di Fernando Bandini e la cronologia a cura di Nico Naldini, Milano, Mondadori, 2003 (G 1 11063/6/1-2)
  • Pier Paolo Pasolini, La Divina Mimesis, con uno scritto di Enzo Siciliano, Milano, Mondadori, 2006 (G 1 11985)
  • Pier Paolo Pasolini, Scritti corsari, con la prefazione di Alfonso Berardinelli, Milano, Garzanti, 2008 (G 1 12607)
  • Pier Paolo Pasolini, Una vita violenta, Milano, Garzanti, 2008 (G 1 12611)
  • Susanna Colussi Pasolini, Il film dei miei ricordi, con poesie in friulano di Pier Paolo Pasolini, a cura di Graziella Chiarcossi, Milano, Archinto, 2010 (G 1 13375)
  • Pier Paolo Pasolini, La religione del mio tempo, con la prefazione di Franco Marcoaldi, Milano, Garzanti, 2010 (G 1 13324)
  • Pier Paolo Pasolini, La Nebbiosa, a cura di Graziella Chiarcossi, con la prefazione di Alberto Piccinini, Milano, il Saggiatore, 2013 (G 1 14427)
  • Pier Paolo Pasolini, La lunga strada di sabbia, con fotografie di Philippe Séclier, Roma, Contrasto, 2014 (G 2 25063)
  • Pier Paolo Pasolini, Urlare la verità, a cura di Pippo Delbono, Firenze, Edizioni Clichy, 2014 (G 1 14559)
  • Pier Paolo Pasolini, La lunga strada di sabbia, con l’introduzione di Paolo Mauri, Milano, Guanda, 2017 (G 2 23993)
  • Pier Paolo Pasolini, Poesie scelte, a cura di Nico Naldini e Francesco Zambon, Milano, Guanda, 2017 (G 2 23896)
  • Pier Paolo Pasolini, Io so, Milano, Garzanti, 2020 (G 1 16717)
  • Pier Paolo Pasolini, Le lettere, nuova edizione a cura di Antonella Giordano e Nico Naldini, con una cronologia della vita e delle opere, Milano, Garzanti, 2021 (G 3 14125)

Nuove acquisizioni in occasione del centenario

  • Pier Paolo Pasolini, I Turcs Tal Friùl. I Turchi in Friuli, Macerata, con la prefazione di Giorgio Agamben, testo e traduzione a cura di Graziella Chiarcossi e la traduzione in versi di Ivan Crico, Macerata, Quodlibet, 2019 (G 2 27279)
  • Pier Paolo Pasolini, Petrolio, a cura di Maria Careri e Walter Siti, Milano, Garzanti, 2022 (G 2 27344)
  • Pier Paolo Pasolini, Ragazzi di vita, Garzanti, Milano, 2022 (edizione speciale) (G 1 17419)
  • Pier Paolo Pasolini, Una vita violenta, Garzanti, Milano, 2022 (edizione speciale) (G 1 17418)
  • Giuseppe Zigaina, Hostia. Trilogia della morte di Pier Paolo Pasolini, Venezia, Marsilio, 2005 (G 1 17377)
  • Carla Benedetti e Giovanni Giovannetti, Frocio e basta. Pasolini, Cefis, Petrolio, Milano, Effigie Edizioni, 2016 (G 1 17385)
  • La biblioteca di Pier Paolo Pasolini, a cura di Graziella Chiarcossi e Franco Zabagli, Firenze, Olschki, 2017 (G 3 14174)
  • Silvia De Laude, I due Pasolini. Ragazzi di vita prima della censura, Roma, Carocci, 2018 (G 2 27274)
  • Giada Stigliano, Laboratorio Petrolio. Indagine sul romanzo interrotto di Pier Paolo Pasolini, Pavia, Effigie Edizioni, 2019 (G 1 17376)
  • Petrolio 25 anni dopo. (Bio)politica, eros e verità nell’ultimo romanzo di Pier Paolo Pasolini, a cura di Carla Benedetti, Manuele Gragnolati e Davide Luglio, Macerata, Quodlibet, 2020 (G 2 27400)
  • Giovanni Giovannetti, Malastoria. L’Italia ai tempi di Cefis e Pasolini, Pavia, Effigie Edizioni, 2020 (G 3 14175)
  • Barth David Schwartz, Pasolini requiem, Milano, La nave di Teseo, 2020 (G 2 27272)
  • Pasolini e Sciascia. Ultimi eretici, a cura di Filippo La Porta, Venezia, Marsilio, 2021 (G 2 27273)
  • Biagio Marin, El critoleo del corpo fracassao. Litanie a la memoria de Pier Paolo Pasolini. Lo scricchiolio del corpo fracassato. Litanie in memoria di Pier Paolo Pasolini, a cura e traduzione di Ivan Crico, con estratti dai diari inediti di Biagio Marin a cura di Pericle Camuffo, Macerata, Quodlibet, 2021 (G 2 27362)
  • Giona Tuccini, Degno del cielo. Umanesimo plebeo e poetica del sacrificio in Accattone di Pasolini, Roma, Carocci, 2021 (G 2 27275)
  • P.P.P. Poesie per Pasolini, a cura di Roberto Galaverni, Milano, Mondadori, 2022 (G 2 27371)
  • Francesco Aliberti, Alessandro Di Nuzzo e Enzo Lavagnini, Il libro bianco di Pasolini. La raccolta dei processi a Pier Paolo Pasolini, con un’intervista a Furio Colombo, Reggio, Emilia, Compagnia editoriale Aliberti, 2022 (G 2 27428)
  • Francesco Aliberti e Roberto Villa, Pasolini a scuola. Formazione e impegno civile 1935-1954, Reggio, Emilia, Compagnia editoriale Aliberti, 2022 (G 1 17437)
  • Marco Antonio Bazzocchi, Alfabeto Pasolini, Roma, Carocci, 2022 (G 2 27278)
  • Marco Belpoliti, Pasolini e il suo doppio, Milano, Guanda, 2022 (G 2 27372)
  • Roberto Carnero, Pasolini. Morire per le idee, Milano, Bompiani, 2022 (G 1 17378)
  • Massimo Fusillo, La Grecia secondo Pasolini. Mito e cinema, Roma, Carocci, 2022 (G 2 27370)
  • Dacia Maraini, Caro Pier Paolo, Vicenza, Neri Pozza, 2022 (G 2 27354)
  • Renzo Paris, Pasolini e Moravia. Due volti dello scandalo, Torino, Einaudi, 2022 (G 1 17390)
  • Walter Siti, Quindici riprese. Cinquant’anni di studi su Pasolini, Milano, Rizzoli, 2022 (G 2 27393)
  • Carlo Vecce, Il Decameron di Pasolini, storia di un sogno, Roma, Carocci, 2022 (G 2 27276)

Mostra a cura di
Marco Carobbio
Luca Guaschetti

Un progetto di
Comune di Bergamo
Giorgio Gori, Sindaco
Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura
Massimo Chizzolini, Dirigente Direzione cultura, BGBS23, reti di quartiere, sport ed eventi
Maria Elisabetta Manca, Responsabile Biblioteca Civica Angelo Mai

Progetto grafico
Kenza Moustajab

Si ringraziano
Cristina Lego
Martina Verdelli
Giovani del Servizio Civile Universale