Autoritratti
Esposizione nell´atrio della Biblioteca
dal 9 al 31 Luglio 2001
In occasione del centenario della nascita dello scultore clusonese Attilio Nani (1901-1959), vengono esposti nell´atrio scamozziano alcuni autoritratti (disegni e incisioni) tratti dal “Fondo Attilio Nani” donato dagli eredi il 12 Gennaio 1981. Il Fondo comprende quasi tutta la produzione grafica rimasta nello studio e nell´archivio dell´artista al momento della sua scomparsa. Si tratta di ben 789 disegni e di un piccolo corpus incisorio di 28 fogli, datati dal 1932 al 1950. Oltre alla produzione grafica fanno parte del Fondo un´importante rassegna fotografica di tutte le opere del Nani, cataloghi di mostre, lettere professionali, fotografie di famiglia. Sono materiali assai utili per studiare l´attività dell´artista, il periodo e l´ambiente in cui operò. Alcuni di questi pezzi sono esposti nelle vetrine: tra questi si segnalano alcuni cataloghi delle prime mostre di Giacomo Manzù con dedica autografa all´amico Attilio. Catalogato e sistemato in volumi, il Fondo è disponibile alla consultazione del pubblico.
Attilio Nani nasce da Margherita Legrenzi ed Abramo Nani a Clusone il 19 Maggio 1901. Negli anni 1915-1918 frequenta il corso di disegno all´Accademia Tadini di Lovere, ove consegue il 1° premio con medaglia d´argento. Nel 1919 frequenta l´Accademia Carrara a Bergamo, ottenendo la menzione onorevole. Nel 1920 ritorna a Clusone presso la bottega del padre dove si lavorano metalli nobili. Ha rapporti di lavoro con l´ing. Luigi Angelini; conosce lo scultore Siccardi. Nel 1925 espone alla Biennale di Arti Decorative a Monza ed è citato da Carlo Carrà. Espone alla seconda, terza e quarta Quadriennale di Roma e partecipa a diverse edizioni della Biennale di Venezia. Nel 1938 vince il Premio “Grazioli” di sbalzo e cesello a Brera. Nel 1951 la ´bottega´ di Attilio Nani, arricchita dalla collaborazione dei tre figli, si trasferisce in via Crescenzi a Bergamo. Attilio Nani muore nel 1959. I figli continuano la tradizione della ´Bottega´.
In mostra sono esposti venti autoritratti, eseguiti da Attilio Nani in un arco di tempo che va dal 1933 al 1950. Molti sono datati. Significativo l´autoritratto eseguito nel 1945 nel carcere di Sant´Agata, dove fu rinchiuso per alcune settimane per aver prestato aiuto a partigiani.
A Clusone, città natale dell´artista, a cura della Amministrazione Comunale è allestita in questo stesso periodo una mostra di sculture e opere di oreficeria di Attilio Nani dal 20 Luglio al 19 Agosto.
Il poeta Romano Leoni, che ha conosciuto bene l´artista, su invito di Claudio Nani ha scritto nell´occasione della presente mostra la seguente composizione:
TILIO DAL 1933 50 AUTORITRATTI
LEGGERMENTE INTROVERSO MACINAVA SPAZI E MATITE
TRA IRONICO E PERPLESSO ESIGENZA ESPRESSIVA
MORBIDI SEGNI NEL VISO SCIABOLATE NEL COLLO
INCURIOSITO DI SE´ DAVANTI ALLO SPECCHIO
MANSUETO ARTIGIANO DIGNITOSO SEMPRE
O DIVERSO RITRATTO CON TRATTI SOMATICI MARCATI
(LABBRA MASCELLA) EVANESCENTI OCCHI ABBAGLIATI
GRANDE RITRATTO INFINE CON MASCHERE ATTREZZI
(ACQUAFORTE VARIATA DI SIMILE SOGGETTO).
DI FRONTE DI TRE QUARTI O DI SCORCIO
NOVECENTESCHE OMBRE SORRISI SUADENTI
MA GRAFICA DECISA CALDA INCIDENTE;
ESTETICA CHIAREZZA DOLCI/FORTI GRAFIE
COSTRUZIONE PERFETTA DI VOLUMI E SEGNI
CADENZA RITMICA DI PIENI E VUOTI
COMUNICAZIONE SICURA DI CONTENUTI E FORME
GRAFICA INTERNA FICCANTE COMPLETATA
DA DISEGNI-PROGETTO IN SCALA 1:1
GLI SBALZI LE SCULTURE IL RAPPORTO
CON GIACOMO MANZU´ QUALCHE IDEA SCAMBIATA
SOGGETTO IN COMUNE COME “CONVALESCENTE”
VISIONE UNITARIA DEL REALE, COSTANTE IMPEGNO RIDUZIONE
E SEMPLIFICAZIONE DI FORME
UNIVERSO COMPATTO DI VISIONE INCRINATI MOMENTI
DRAMMATICI PORTATO NATURALE DIALETTICO
SENTIMENTO STRUTTURALE- NARRATIVO SCONTROSITA´
OBIETTIVA ESIGENZA COMUNICATIVA SINTETIZZANTE EMPATIA.