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È SOLO PASSATO? LA SHOAH NEI LIBRI
Mostra di fonti documentarie e librarie

Bergamo, Biblioteca Civica Angelo Mai
Atrio Scamozziano
22 gennaio – 20 febbraio 2013

Il 27 gennaio di ogni anno, il Giorno della memoria commemora le vittime dell’Olocausto e onora quanti, anche a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati. La Biblioteca Angelo Mai “scrigno della memoria”, conserva nei propri fondi librari un gran numero di opere di memorialistica sulla Shoah e sulla deportazione nazifascista: diari e memorie, pubblicati in forma singola o collettiva, restituiscono più e meglio di ogni altro testo il senso complessivo di una tragedia che ancora ci coinvolge. 
In mostra alcune testimonianze di ebrei e deportati politici e militari italiani molto noti come Primo Levi, Giovannino Guareschi, Aldo Carpi, di alcuni nostri concittadini (Agostino Salvi, Francesco Speranza, Eugenio Bruni), di diverse famiglie italiane ed europee. Tutti gli autori sono accomunati da una tragica esperienza personale o familiare che hanno voluto affidare alla coscienza collettiva per mezzo del ricordo, della scrittura e quindi dei libri. 
Questi testi ci ricordano che in una piazza europea, nel maggio 1933, vennero bruciati pubblicamente 25.000 libri di scrittori “indesiderabili” … 

I provvedimenti dell’autorità pubblica italiana in funzione antiebraica, frutto delle leggi antisemite del 1938, furono messi in atto anche a Bergamo. Nella Sezione postunitaria dell’Archivio storico comunale è conservato il documento prefettizio del 21 agosto 1938, con il quale si danno istruzioni sul censimento degli «appartenenti alla razza ebraica residenti nel Comune»: nell’Elenco nominativo delle denunce presentate dagli appartenenti alla razza ebraica, prescritte dall’art. 19 del R.D.L. 17-11-1938 n.1728compaiono 27 nuclei familiari per un totale di 40 persone. 

Documenti in presa diretta degli eventi e strumenti della macchina per la propaganda sono i quotidiani e le riviste: tra quelli conservati in Biblioteca, La difesa della razzache pubblica, sul primo numero del 5 agosto 1938, il Manifesto degli scienziati razzistigià apparso sui giornali italiani il 15 luglio 1938. Gli atteggiamenti dei quotidiani locali sono contrastanti: L’Eco di Bergamomantiene, almeno fino al novembre 1938, una posizione di ferma condanna della dottrina razzista esplicitata nel Manifesto, La Voce di Bergamoè invece molto attiva sul piano della propaganda razzista e antisemita.



La mostra è visitabile dal lunedì a sabato durante gli orari di apertura della Biblioteca. Ingresso libero.

 

LA SHOAH NEL RACCONTO DEI TESTIMONI

Raccolte diaristiche e memorialistiche della deportazione italiana in Germania

  • Una misura onesta. Gli scritti di memoria della deportazione dall’Italia, a cura di Anna Bravo e Daniele Jalia, Milano, F. Angeli, 1994. G.2.12194
  • Lucile Eichengreen, Le donne e l’olocausto. Ricordi dall’inferno dei lager, Venezia, Marsilio, 2012. G.2.20641
  • Gina Formaggini, Apocalisse sull’Europa, Milano, Izzo, 1969. Salone Cass.3.F.2.5
  • Carlo Greppi, L’ultimo treno. Racconti del viaggio verso i lager, Roma, Donzelli, 2012. G.1.14002
  • Gli ultimi testimoni, a cura di Anna Serre e Gloria Pavoncello, Roma, Elliot, 2010. G.2.19444
  • Mario Avagliano, Marco Palmiri, Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia. Diari e lettere 1938-1945, Torino, Einaudi, 2011. G.2.20144
  • Il libro della Shoah italiana. I racconti di chi è sopravvissuto, a cura di Marcello Pezzetti, Torino, Einaudi, 2009. G.2.18713

 

LA SHOAH NEL RACCONTO DEI TESTIMONI

Dati personali, ricordi, memorie, reminescenze, lettere di deportati italiani nei campi di concentramento tedeschi

  • Aldo Carpi, Diario di Gusen, a cura di Pinin Carpi, Torino, Einaudi, 2008. G.1.12267
  • Eno Mucchietti, Il cantante del lager, a cura di Marco Coslovich, Portogruaro, Nuovadimensione, 2010. G.1.13189
  • Bruno Piazza, Perché gli altri dimenticano. Un italiano ad Auschwitz, Milano, Feltrinelli, 1995. G.1.8613
  • Primo Levi, I sommersi e i salvati, Torino, Einaudi, 2002. G.1.11066
  • Primo Levi, Se questo è un uomo, Torino, Einaudi, 2005. G.2.18022
  • Primo Levi, La tregua, Torino, Einaudi, 1997. G.1.10387
  • Giovanni Guareschi, Il grande diario. Giovannino cronista del lager, Milano, Rizzoli, 2011. G.1.13636
  • Davide Schiffer, Non c’è ritorno a casa, Milano, 5 continents, 2003. G.2.16666
  • Elisa Springer, Il silenzio dei vivi. All’ombra di Auschwitz, un racconto di morte e resurrezione, Venezia, Marsilio, 1997. G.2.16799
  • Piero Califfi, Si fa presto a dire fame, Milano, Avanti!, 1958. Masini.3.172

 

BERGAMO E LA DEPORTAZIONE

Rievocazioni di testimoni bergamaschi e approfondimenti sulla realtà degli ebrei a Bergamo

  • Agostino Salvi, Dalla steppa ghiacciata ai lager nazisti. Diarii di guerra (1942-45) e di prigionia (1943-45), S.l., s.n., 1979. Galleria Cass.3.R.3.31
  • Francesco Speranza, Prigionia, Bergamo, Secomandi, 1972. OP.2.9810
  • Silvio Cavati, Ebrei a Bergamo, 1938-1945. Tesi di laurea, S.l., a cura dell’A., a.a. 2004/2005. TESI.388
  • Bergamaschi nei campi kz. Testimonianze, Bergamo, A.N.E.D., 1992. G.3.8844
  • Mauro Gelfi, The tower of silence. Storie di un campo di prigionia, Bergamo, 1941-1945, Bergamo, Sestante, 2010. G.3.10337
  • Un futuro alla memoria. Per non dimenticare, a cura di Daniele Rocchetti, Bergamo, Comune, Aned, 2005. G.2.16841

 

LE “ALTRE” DEPORTAZIONI

Memorie, testimonianze, documenti, resoconti di italiani prigionieri di guerra e internati per motivi politici.

  • Pio Bigo, Il triangolo di Gliwice, Alessandria, Edizioni dell’orso, 1998. G.2.16539
  • Il lungo inverno dei lager. Dai campi nazisti trent’anni dopo, a cura di Paride Piacenti, Roma, A.N.E.I., 1983. G.2.7223
  • Generazione ribelle. Diari e lettere dal 1943 al 1945, a cura di Mario Avagliano, Torino, Einaudi, 2006. G.2.17361
  • Roberto Angeli, Vangelo nei lager. Un prete nella resistenza, Firenze, La nuovo Italia, 1964. Sala.40.F.10.10
  • Antonio Reviglio, La lunga strada del ritorno. L’odissea dei soldati italiani nella Germania nazista, Milano, Mursia, 1975. Sala.3.V.6.56
  • Voci dai lager. Diari e lettere di deportati politici italiani, a cura di Mario Avagliano e Marco Palmieri, Torino, Einaudi, 2012. G.2.20697
  • Lidia Beccarla Rolfi, Anna Maria Buzzone, Le donne di Ravensbruck. Testimonianze di deportate politiche italiane, Torino, Einaudi, 1978. Coll.74.158

 

DOCUMENTI “IN PRESA DIRETTA”

  • “Rivista di Bergamo”, anno 17, n. 12 (dicembre 1938), pagine pubblicitarie. Sala 23 227/2
  • Tradizionale inserzionista della “Rivista di Bergamo”, la ditta di abbigliamento ‘Sacerdote’ compare per l’ultima volta nel numero di dicembre del 1938.
  • “La Difesa della razza”, anno 1, n. 1 (5 agosto 1938), p. 1. Sala 30.1190
  • Quindicinale pubblicato da agosto 1938 a marzo 1943, “La Difesa della razza” fu strumento di propaganda del regime in tema di razzismo. Sul primo numero venne pubblicato il Manifesto degli scienziati razzisti, già apparso sulla stampa italiana il 15 luglio 1938 con il titolo Il Fascismo e i problemi della razza.
  • “La Difesa della razza”, anno 2, n. 1 (5 novembre 1938), p. 24-25. Sala 30.1190
  • Il titolo delle illustrazioni si riferisce ai recenti provvedimenti legislativi del Gran Consiglio del Fascismo imposti nei mesi di settembre e ottobre, e alla Dichiarazione sulla razza, votata dal Gran Consiglio il 6 ottobre 1938.
  • “Partito Nazionale Fascista, Federazione dei Fasci di combattimento, Bergamo, Circolare”, n. 67, 1 maggio 1939. Sala 30.550/1
  • La capillare opera di propaganda che il regime attua nell’ambito delle dottrine razziste, si evidenzia nel Calendario delle principali attività del mese di maggio, durante il quale, a Romano di Lombardia, si svolge una serie di conferenze a cura del N.U.F. di Treviglio.
  • “Gioventù italiana del Littorio, Collegio femminile istitutrici corali C.I.L.”, anno 1, n. 1 (21 aprile 1941). Sala 30.550/3
  • Allegato al primo numero della rivista un Bando di concorso per l’ammissione al Collegio; all’art. 2, punto d) si legge, quale condizione per l’ammissione: «appartenenza alla razza ariana».
  • Il fascismo e i problemi della razza, “L’Eco di Bergamo”, 15 luglio 1938, p. 1. Sala 31.1
  • Fra 14 e il 15 luglio 1938 vengono pubblicati sulla stampa italiana i dieci punti del Manifesto degli scienziati razzisti, che costituisce la base teorica su cui poggiano le leggi razziali, promulgate nei mesi successivi. Contrastanti gli atteggiamenti della stampa locale:
  • “L’Eco di Bergamo”, quotidiano cattolico, mantiene una posizione molto ferma di condanna della dottrina razzista esplicitata nel Manifesto, almeno fino al novembre 1938, quando le polemiche di principio su tali argomenti tendono a scomparire dalle pagine del giornale.
  • Il fascismo e la razza. “E’ tempo che gli italiani si proclamino francamente razzisti”, “La Voce di Bergamo”, 15 luglio 1938, p. 1. Sala 31.2/B
  • “La Voce di Bergamo” sarà invece molto attiva sul piano della propaganda razzista e antisemita, posizione che traspare con chiarezza anche dalla scelta del titolo con cui viene presentato il ‘decalogo’.
  • Censimento degli ebrei residenti a Bergamo, 1938. Archivio storico comunale, Sezione postunitaria, cartella n. 468
  • Documento, in tre cartelle dattiloscritte datate 21 agosto 1938, prodotto dalla Prefettura di Bergamo e indirizzato al Questore e al comandante il gruppo CC.RR. di Bergamo, con il quale si danno istruzioni sul censimento degli «appartenenti alla razza ebraica residenti nel Comune» da effettuare a breve. Fra l’altro viene chiesto di aggiungere quanto segue:

«Il presente foglio dovrà altresì essere compilato dai Capi delle famiglie o da chi ne fa le veci nelle quali anche un solo componente risulti di razza ebrea anche se professante altra o nessuna religione o se abbia abiurato o contratto matrimonio con coniuge non ebreo. A tal fine deve considerarsi di razza ebrea colui che discende anche da un solo genitore ebreo. In questo caso i podestà dovranno indicare nel margine sinistro del foglio a fianco delle persone suddette le ragioni per le quali vennero censite».

Questo documento è il frutto della politica mussoliniana più decisamente antisemita adottata a partire dal 1938. Il Partito Nazionale Fascista si assunse la paternità del Manifesto degli scienziati razzisti, pubblicato sul “Giornale d’Italia” il 14 luglio 1938. Già il successivo mese di agosto il Ministero dell’Interno impartì precise istruzioni per censire la popolazione ebraica residente raccomandando la massima riservatezza nell’operazione e intimando di non darne notizia alla stampa. L’autorità municipale produsse, in seguito, l’elenco dattiloscritto qui esposto, su carta intestata e timbro del «Municipio di Bergamo – Ripartizione Servizi Demografici» con i nominativi degli ebrei residenti in città, disposti in ordine alfabetico per cognome: famiglie e singoli nominativi. L’atto ha per oggetto: Elenco nominativo delle denunce presentate dagli appartenenti alla razza ebraica, prescritte dall’art. 19 del R.D.L. 17-11-1938 n.1728. Vi troviamo 27 nuclei familiari per un totale di 40 persone.

  • Enrico Merel, Marcia per banda, nel 10° anniversario dalla nascita dello Stato di Israele (1948 – 1958). Dono Anesa
  • Il musicista Enrico Merel pubblica a Tel Aviv nel 1958, e in Italia per la casa editrice Peri di Roma, una marcia ufficiale per banda, per celebrare il decimo anniversario dalla nascita dello Stato di Israele (1948 – 1958). L’esemplare qui proposto proviene dalla collezione di musica per banda donata lo scorso anno da Marino Anesa.