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Bergamo – Biblioteca Civica Angelo Mai
Atrio Scamozziano
24 Febbraio – 30 Aprile 2012

Leonino Secco Suardo (Bergamo 1798 – Adro 1878), è figura esemplare di una società intellettuale bergamasca che opera intensamente e per tutto l’Ottocento nella vita sociale, politica e culturale della città. Erede di Paolina Secco Suardo, poetessa e accademica, e contemporaneo di Giovanni Secco Suardo, collezionista, conoscitore d’arte e restauratore, il nobile Leonino non ha ricevuto fin’ora un interesse adeguato alla sua statura intellettuale. Questa mostra documentaria, pur se non esaustiva, intende porvi un parziale rimedio.

Frutto della rinnovata attenzione per la riscoperta delle singole personalità e per l’approfondimento delle vicende istituzionali, è la ricerca condotta da Sarah Malenza e Marianna Vassena, vincitrice della Borsa di studio Luigi e Sandro Angelini per gli anni 2010-2011, dal titolo Per la storia delle istituzioni culturali di Bergamo: Leonino Secco Suardo un intellettuale dimenticato. In particolare, lo studio ha evidenziato l’apporto di Leonino per lo sviluppo degli istituti culturali cittadini: dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti, dell’Accademia Carrara, della Biblioteca Civica.

Ultimo erede del ramo dei Leonini, figlio di Andrea e Rosa Fontana, il giovane Leonino è convittore presso il Collegio Reale di Monza, dove studia filosofia, matematica e fisica. Fondamentale per la sua formazione è il viaggio in Italia condotto fra il novembre 1823 e il giugno 1824 con Carlo Marenzi, secondo l’itinerario consolidato del Gran Tour e connotato dai due lunghi soggiorni a Roma e a Napoli. L’eredità di parte della quadreria familiare lo avvia al collezionismo e alla committenza artistica. Da questa passione nasce la fondamentale collaborazione con l’Accademia Carrara, per la quale è membro della Commissaria tra il 1836 e il 1842. È attivo anche presso l’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti del quale diviene socio a soli venticinque anni ricoprendo, tra il 1823 e il 1842 diversi e importanti incarichi.

La sua azione per la Biblioteca Civica è determinante. Nominato nel 1840 nella Commissione Sorvegliatrice sulla Pubblica Biblioteca, Leonino è promotore e curatore del rinnovamento istituzionale e biblioteconomico e del trasferimento, nel 1843, dalla provvisoria sede tardo-settecentesca della Canonica del Duomo alla moderna Sala delle Capriate del Palazzo della Ragione. In particolare, collabora alla redazione del Regolamento e alla definizione dei ruoli professionali del personale; alla predisposizione di un appropriato e funzionale arredamento; all’adeguamento degli spazi per la lettura e alla redazione, con il cugino Bartolomeo Secco Suardo, del primo catalogo della Biblioteca.

La mostra che qui si presenta intende documentare il contributo patrimoniale di Leonino alla Biblioteca Civica, sostanziatosi sia con le preziose donazioni in vita sia con il lascito testamentario di “quelle opere che fossero ritenute di pregio e di specialità, e di cui fosse mancante la Biblioteca stessa a scelta e discrezione dell’onorevole Bibliotecario”.

L’esposizione, pur nei limiti quantitativi, consente di cogliere la complessità intellettuale di Leonino Secco Suardo; la varietà dei suoi interessi; la passione collezionistica; il profondo senso civico che si concretizzò nel fattivo apporto dato alla riorganizzazione della Biblioteca, in particolare nella ideazione dei primi cataloghi a volume.

Un’intera vetrina della mostra è dedicata al collezionismo librario di codici manoscritti: tra le opere donate figurano un codice ciceroniano e una Expositio regulae beati Benedicti abbatis, del sec. XV; le Memorie istoriche sacroprofane della Valle Seriana superioree il Chronicondi Castello Castelli, dei secoli XV e XVII.

Tra i codici spicca, quale testimone della profondità della sua cultura, il Taccuino di disegnidi Giovannino De Grassi, capolavoro assoluto dell’arte tardo gotica lombarda, donato alla Biblioteca nel 1845 e ritenuto da Leonino opera di Lorenzo Lotto. Dell’opera, sono in mostra le edizioni facsimilari che si sono succedute negli anni, accompagnate da studi codicologici e di critica d’arte e da schede relative ai restauri operati sul codice.

In altre vetrine sono esposte opere di particolare pregio, quali il Thesaurusdell’Estienne, stampatore, filologo, grecista e umanista francese del XVI secolo e la settecentina in-folio, redatta in siriaco, greco e latino, dell’Opera omniadi sant’Efrem.

In due vetrine, si trova una miscellanea di opuscoli recanti note di possesso, ex-libris e dediche d’autore, provenienti dalla libreria familiare e personale di Leonino e donati alla Biblioteca con lascito testamentario curato dai nipoti Carlo e Giovanni Marenzi. Nella miscellanea si può identificare un nucleo di opere che riflettono i temi del progresso sociale e del rinnovamento territoriale del primo Ottocento (ad es. le nuove linee di comunicazione e le acque termali) e un nucleo di opere pertinenti alla famiglia, in particolare alle sorelle Maria Maddalena ed Elisabetta. 

Tra i volumi e i documenti in mostra:

  • Giovannino de Grassi, Taccuino di disegni, Bergamo, Monumenta Bergomensia, 1961, Edizione in fac-simile promossa dalla Banca Piccolo Credito Bergamasco
  • Il taccuino di disegni di Giovannino de Grassi e bottega della Biblioteca civica Angelo Mai di Bergamo, introd. e schede di Marco Rossi, Milano, Libri Scheiwiller, 1991
  • Giovannino De Grassi, Taccuino di disegni, Modena, Il bulino, 1998, ripr. facs. del ms. conservato presso la Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo; Commentario al codice Taccuino di disegni di Giovannino De Grassi. Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo, Cassaf. 1.21
  • Il taccuino di disegni di Giovannino de’ Grassi, descrizione codicologica di Giulio Orazio Bravi, nota storico-artistica di Maria Grazia Recanati, Bergamo, Università degli Studi, 2005
  • Memorie istoriche sacroprofane della Valle Seriana superiore raccolte da vari autori da Simon’ Antonio Uccelli Gratij, ms. cart., sec. XV
  • Castello Castelli, Chronicon Successuum Guelforum et Gebellinorum ab anno 1378 usque 1407 cum instrumento Pacis anni 1398, ms. cart., sec. XVII
  • Henri Estienne, Thesauros tes hellenikes glosses, thesaurus Graecae linguae, ab Henrico Stephano constructus, [Ginevra], excudebat Henr. Stephanus, 1572, 5 v.
  • Orazio Lupi, Delle rime di Oratio Lupi, cittadino di Bergamo, Parte Prima: Fra le quali vi ne sono alcune Funebri, e Spirituali, In Milano, Per Pacifico Pontio, 1587
  • Efrem (santo), Sancti Patris nostris Ephraem Syri opera omnia quae extant Graece, Syriace, Latine in sex tomos distributa, Romae, ex Typographia Vaticana apud Joannem Mariam Henricum Salvioni, 1732, 6 v., fol.
  • Antonio Gaspari, Osservazioni intorno alla linea da scegliersi da Milano a Brescia per la Privilegiata Strada Ferrata Ferdinandea Lombardo-Veneta, Milano, Tip. Manini, 1840
  • Marcellino Serpieri, Versi morali, Bergamo, Tip. Crescini, 1847
  • Leonino Secco Suardo, Alessandro Moroni, Regolamento per la Pubblica Biblioteca della Città di Bergamo, Bergamo, s.d. , prot. 28 settembre 1845
  • Leonino Secco Suardo, Nota alla Congregazione Municipale per il nuovo Regolamento della Biblioteca, Bergamo, 6 dicembre 1844
  • Estratto del testamento di Leonino Secco Suardo, S.l., 2 aprile 1874
  • Antonio Tiraboschi, Nota relativa alle donazioni di Leonino Secco Suardo alla Biblioteca Civica, s.d. [1879]