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#maididomenica 2020

Itinerari domenicali tra i tesori della
Biblioteca Civica Angelo Mai

Visite guidate gratuite

INIZIATIVA RINVIATA

Giunta alla sua quarta edizione e realizzata grazie alla collaborazione dell’Associazione Amici della Biblioteca, l’iniziativa #maididomenica è un appuntamento apprezzato da lettori e curiosi. Come noto, prevede l’apertura straordinaria della Mai l’ultima domenica di ogni mese.
Sospeso per l’emergenza sanitaria, il progetto è ripreso il 27 settembre con la visita alla mostra Dall’Archivio di Luigi Angelini. Ingegnere – architetto – uomo, visitabile nell’Atrio scamozziano fino al 7 gennaio 2021, e prosegue fino al termine dell’anno nel rispetto delle precauzioni richieste dalla situazione e con numeri contingentati.

Ecco il nuovo programma che presenta alcune modifiche rispetto al calendario originario:

25 ottobre: La pubblicità nelle riviste – Atrio scamozziano e Salone Furietti (APPUNTAMENTO RINVIATO)

29 novembre: Editoria musicale ai tempi di Gaetano Donizetti. Esposizione ed esecuzioni musicali per pianoforte e voci (include le 2 visite a tema musicale già previste per i mesi di settembre e novembre e coincide con Dies Natalis di Gaetano Donizetti) – Atrio scamozziano e Salone Furietti

13 dicembre: Libri per l’infanzia – Atrio scamozziano e Salone Furietti

Gli orari delle visite, che avranno una durata di circa 1 ora, saranno comunicati nel dettaglio quanto prima. La prenotazione è indispensabile e andrà effettuata inviando una mail a info@bibliotecamai.org indicando nome, cognome, recapito telefonico, numero di partecipanti e data e orario prescelto; oppure telefonando allo 035-399430.

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La Biblioteca Mai raddoppia

Da lunedì 14 settembre i posti a disposizione per la consultazione in sede nel Salone Furietti raddoppiano, passando da quattro a otto. Restano invariati gli orari e le modalità di accesso, riportati sul sito della Biblioteca alla pagina dedicata.

Ci auguriamo che l’incrementato numero di posti studio, allestiti a beneficio degli utenti nel rispetto delle norme in materia di sicurezza sanitaria, possa offrire maggiori opportunità di fruizione e ricerca.

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Orario e servizi dal 5 settembre 2020

Dal 5 settembre la Biblioteca Mai riapre anche al sabato. Questo l’orario settimanale per il prestito e la consultazione in sede:
dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 14.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00.

Il servizio prevede alcune novità:

Materiali in consultazione. E’ consentito lasciare in sospeso e consultare per più giorni uno dei pezzi ricevuti in consultazione. Sarà sufficiente segnalare i dati del pezzo da rivedere all’assistente di sala e procedere come di consueto ad una nuova prenotazione di una postazione. Il pezzo da tenere in sospeso andrà depositato sul tavolo di servizio alla postazione assegnata e avvolto a cura dell’utente nel foglio di cellophane già predisposto. La sospensione può essere richiesta per il tempo massimo di una settimana prima che il pezzo venga collocato in quarantena.

Consultazione Microfilm. E’ ora possibile la visione dei materiali riprodotti in formato microfilm, utilizzando una postazione nell’apposita saletta. La prenotazione avviene con le stesse regole in vigore per gli altri materiali

Ultimi arrivi. I nuovi volumi acquisiti, come sempre visibili e pronti per il prestito negli scaffali dell’Atrio scamozziano, sono esposti anche nello scaffale virtuale, costantemente aggiornato per offrire agli utenti una comoda visione da casa.

Tutte le informazioni per l’acceso e le modalità di fruizione dei servizi sono reperibili sul sito della Biblioteca alla pagina dedicata.

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Più libri in arrivo alla Biblioteca

Anche la Mai, insieme ad altre 194 biblioteche del territorio provinciale, ha ottenuto un finanziamento aggiuntivo per l’acquisto di libri, previsto dal Decreto 4 giugno 2020 del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
L’importo messo a disposizione dovrà essere speso per il 70% in almeno tre librerie del territorio, con lo scopo di sostenere l’editoria libraria, anch’essa colpita dalle conseguenze economiche della pandemia.

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Deposito legale. Proroga sospensione

Facendo seguito a precedente nota del 4 maggio 2020, Regione Lombardia conferma la sospensione sino a nuova comunicazione della consegna dei documenti in deposito legale (L. 106/2004):

  • i soggetti obbligati al deposito legale (art. 3 L.106/2004) sospendono la consegna della copia dei documenti oggetto di deposito legale agli istituti depositari lombardi;
  • gli istituti depositari lombardi (DM 28/12/2007 modificato con DM 10/12/2009) sospendono le attività di ricezione della copia dei documenti oggetto di deposito legale.
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Orario estivo e ripresa della consultazione in sede

Da mercoledì 1 luglio a lunedì 31 agosto la Biblioteca Mai riapre alla consultazione in sede dei materiali non ammessi al prestito e amplia l’apertura adottando l’orario estivo: da lunedì a venerdì, dalle 9.00 alle 14.00. I sabati di luglio e agosto, come tradizione, rimarrà chiusa.

Anche per l’accesso al servizio di consultazione sarà necessario attenersi ad alcune regole prudenziali, messe in atto nel rispetto delle disposizioni di legge a garanzia della sicurezza sanitaria pubblica.

Prenotare la consultazione

Le richieste di consultazione devono essere effettuate esclusivamente via e-mail, scrivendo a info@bibliotecamai.org oppure compilando il form presente nella home page del sito o alla pagina Chiedi al Bibliotecario.
Chi non dispone di posta elettronica, può telefonare durante gli orari di apertura al numero 035/399431.

Le richieste devono essere inoltrate con almeno due giorni di anticipo (entro venerdì alle 12 per il lunedì successivo) specificando nome e cognome, motivo della richiesta, giorno e ora di arrivo e fornendo tutte le informazioni bibliografiche necessarie alla corretta identificazione dei pezzi che si desidera consultare.
E’ possibile prenotare un massimo di tre pezzi, corrispondenti a tre segnature.

Prima di venire in Biblioteca per la consultazione, attendere la risposta con la conferma della disponibilità dei materiali richiesti, del giorno e dell’orario. E’ gradito il rispetto dell’orario indicato nella risposta.
Non è possibile richiedere in sede consultazioni aggiuntive, neppure tra le opere esposte in Salone, che non potranno essere asportate dagli scaffali e sfogliate.
Alcuni materiali di grande formato potrebbero essere comunque esclusi dalla consultazione per ragioni di opportunità e sicurezza.

Consultare le opere prenotate

Gli utenti giornalmente ammessi alla consultazione sono quattro. Gli ingressi sono scaglionati in modo da evitare interferenze.
La consultazione delle opere prenotate può avvenire solo dopo aver ricevuto la conferma della disponibilità dei materiali, del giorno e dell’orario.

All’arrivo in Biblioteca, l’utente riceve la chiave dell’armadietto di sicurezza con il numero corrispondente a quello del tavolo assegnato nel Salone Furietti. Raggiunge il locale armadietti dove ricovera tutti gli oggetti personali eccetto quelli necessari per la ricerca (matita, computer). Prima di accedere al Salone Furietti disinfetta i guanti con il gel e li asciuga con i fazzoletti a disposizione, per evitare di danneggiare le opere da manipolare.

I pezzi prenotati sono disponibili sul tavolo assegnato nel Salone. Al termine della consultazione, i pezzi devono essere lasciati sul tavolo a fianco e saranno posti in quarantena per sette giorni. Nel periodo di quarantena non potranno essere consultati né dallo stesso utente né da altri. Non è quindi possibile lasciare opere in sospeso.
Gli utenti, dopo aver recuperato dall’armadietto i proprio oggetti personali, escono dalla Biblioteca utilizzando lo scalone principale, scaglionati di almeno dieci minuti l’uno dall’altro.

Durante la permanenza in Salone non è possibile consultare altri volumi a scaffale, inventari e cataloghi cartacei (anche a schede), accedere alle postazioni multimediali fisse o conferire con altri utenti. Non è consentito l’uso dei leggii sia in stoffa sia in legno. L’assistente di sala è disponibile per rispondere ad ogni domanda.

Per ragioni igienico-sanitarie, non è consentito l’utilizzo dei servizi igienici.

Restano attivi i servizi di prestito, restituzione, consulenza da remoto e riproduzione, con le modalità riassunte sull’apposita pagina del sito.
Non è invece consentito l’accesso alle sale studio con libri propri e alla sala periodici.

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Ampliamento del servizio di prestito

A partire da giovedì 18 giugno, è ampliata la possibilità di ottenere libri in prestito. Gli utenti potranno infatti rivolgersi ai bibliotecari direttamente in sede per richiedere un controllo sulla presenza di un libro e il conseguente prestito. Se disponibile, il volume potrà essere ritirato in giornata, a distanza di un’ora dalla richiesta.
Si raccomanda tuttavia di privilegiare, ove possibile, la prenotazione via e-mail per consentire una gestione più fluida del servizio.

Restano invariate tutte le altre norme già stabilite in precedenza.

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Riapertura graduale dei servizi

La Biblioteca Mai riapre gradualmente al pubblico a partire dal 3 giugno.
Orario: dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13.

Per rispettare tutte le disposizioni di legge, al momento sono consentiti solo il prestito su prenotazione e la restituzione dei libri.
Tutti gli altri servizi sono sospesi, inclusa la possibilità di usufruire delle sale studio.
Il servizio di consulenza a distanza è invece sempre attivo.

Ringraziamo per la collaborazione e per la pazienza.

Prenotare un prestito

Le richieste di prestito devono essere effettuate via e-mail, scrivendo a info@bibliotecamai.org (indicare nome, cognome e codice fiscale) oppure compilando il form presente nella home page del sito o alla pagina Chiedi al Bibliotecario.
Chi non dispone di posta elettronica, può telefonare durante gli orari di apertura al numero 035/399431.
Prima di venire in Biblioteca per il ritiro dei volumi richiesti, attendere la risposta con la conferma della disponibilità e delle date utili (tre giorni).

Entrare in Biblioteca

Orario: dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13.
Gli utenti possono entrare nell’Atrio solo uno per volta dopo essere stati sottoposti alla misurazione della temperatura.
Durante l’eventuale attesa occorre disporsi in fila sotto il portico antistante l’ingresso a 2 metri di distanza l’uno dall’altro.
E’ obbligatorio indossare correttamente mascherina e guanti (la Biblioteca non li fornisce) e disinfettarsi le mani guantate con l’apposito GEL idroalcolico disponibile all’ingresso.
L’utente potrà accedere in Biblioteca se:
• ha prenotato il prestito;
• deve riconsegnare volumi in prestito.

E’ possibile trattenersi all’interno esclusivamente per il tempo necessario al deposito dei libri resi o al ritiro di quelli già prenotati.

Ritirare i libri prenotati

Il ritiro dei prestiti prenotati può avvenire solo dopo aver ricevuto la conferma sulla disponibilità.
I libri in prestito sono collocati sul tavolo posto all’ingresso dell’Atrio scamozziano per i tre giorni indicati nella risposta.
I volumi non ritirati entro il tempo stabilito, tornano a disposizione degli altri utenti.

Le novità esposte sugli scaffali possono essere richieste in prestito al Bibliotecario.
I libri novità non si possono sfogliare prima della consegna.

Restituire un libro

La scadenza dei libri prestati prima della chiusura è prorogata fino al 15 giugno.
L’utente deve inserire i libri da rendere nelle buste disponibili e lasciare il pacchetto sul tavolo con la scritta ‘Restituzioni prestiti’.
I libri resi saranno sanificati e posti in quarantena per 10 giorni prima di poter essere concessi in prestito ad altro utente.

 

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#iorestoacasa con i Manoscritti

Manoscritti

La Biblioteca Angelo Mai conserva un cospicuo numero di manoscritti. Se il nucleo primigenio della Biblioteca, costituito dalla libreria del cardinale Giuseppe Alessandro Furietti, ne era quasi privo, essi giunsero in Biblioteca già fra gli ultimi tre decenni del Settecento e i primi dell’Ottocento, grazie alle biblioteche dei conventi, dei monasteri e del Capitolo della cattedrale, soppressi soprattutto in età napoleonica, oltre che alle donazioni degli eruditi dell’epoca. Si tratta di opere letterarie, filosofiche, teologiche, artistiche, musicali, scientifiche, cronache, diari di viaggio, appunti, libri liturgici o devozionali. I più antichi risalgono al IX secolo, anche se solo dal XII secolo sono attestati in numero significativo.

Nel corso dell’Ottocento e del Novecento arrivarono in Biblioteca altri nuclei importanti di manoscritti, per acquisto o per dono da privati cittadini, come quelli, per lo più documentari, giunti con il fondo Paolo Vimercati Sozzi nel 1868 e quelli provenienti dall’acquisto dei libri del vicebibliotecario Giuseppe Ravelli nel 1896. Per il Novecento segnaliamo almeno l’acquisizione, per dono dello zurighese Augusto Leopoldo Tobler (1938), di un prezioso codice manoscritto, parzialmente autografo, contenente, fra l’altro, numerose poesie e lettere di Torquato e Bernardo Tasso, noto come ‘Codice Falconieri’.

Fra gli anni sessanta e settanta del Novecento venne costituita dall’allora direttore Luigi Chiodi, una raccolta di 689 autografi di personalità illustri, come Vittorio Emanuele II, Giuseppe Mazzini, Camillo Cavour, Giuseppe Garibaldi, papa Pio X, Angelo Mai.

Una tipologia di manoscritti di cui la Biblioteca è particolarmente ricca è quella dei carteggi, molti derivanti da archivi di famiglia, soprattutto a partire dal Settecento.

Citiamo infine due tipologie di manoscritti ben presenti in Biblioteca che, sebbene per contenuto appartengano al settore archivistico-documentario, assumono spesso la caratteristica del codice, per la qualità della pergamena o della carta, per la cura nella mise en page, nella grafia, nell’apparato illustrativo e nella legatura: la ricca raccolta di statuti di valle e dei comuni della bergamasca del periodo medievale e di Antico Regime e la raccolta di carte topografiche, mappe e cabrei volti, questi ultimi, a rappresentare graficamente e a colori, in maniera scientifica, porzioni più o meno ampie di territorio, con riferimento alle proprietà di enti, istituti religiosi, famiglie facoltose.

Questa varietà tipologica rende difficile fornire dati quantitativi. Sono circa un migliaio i codici medievali, più diverse migliaia con datazione dall’età rinascimentale ai giorni nostri. Da segnalare la presenza di oltre 5.000 manoscritti musicali, soprattutto del periodo sette-ottocentesco.

Sfoglia i manoscritti miniati sul sito della Biblioteca digitale lombarda.

Guarda tutti gli articoli pubblicati per #iorestoacasa con il patriomonio della Biblioteca.

 

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#iorestoacasa con Jacobus de Zocchis

Jacobus de Zocchis, Canon omnis utriusque sexus de poenintetia et remissione, Padova, Bartolomeo da Valdezochio e Martinus de Septem Arboribus, 1472 – (Inc. 3.244)

Il testo è uno dei primi incunaboli realizzati a Padova, dove la stampa venne introdotta da Bartolomeo da Valdezocco (o Valdezochio), che collaborava con Martino detto «de septem arboribus», nativo probabilmente della Slesia, allora territorio prussiano, e giunto a Padova forse dalla città di Milano. Figlio di un prestigioso dottore in legge e giurisperito egli stesso, Bartolomeo introdusse l’arte della stampa in una città universitaria come Padova, che fino al 1471 si era avvalsa delle stamperie di Venezia, ed ebbe un ruolo assai importante nello sviluppo della cultura letteraria padovana del secondo Quattrocento. Nel 1472 vide la luce per i tipi di Bartolomeo il primo libro a stampa padovano, un’edizione princeps della Fiammetta del Boccaccio, e subito dopo un’edizione importantissima delle Rime di Petrarca. La produzione della stamperia si rivolse poi ad alcuni testi di docenti dell’Università padovana, come avviene per questo testo del canonista ferrarese Jacopo de Zocchi, che insegnò a Padova dal 1429 al 1457, anno della sua morte.

Lo Zocchi fu uno dei giuristi più autorevoli del primo Quattrocento, dottore sia in diritto canonico che in diritto civile, docente assai apprezzato presso l’Ateneo padovano, che accoglieva studenti non solo dall’Italia e da Venezia, ma anche dalla Germania. Fra i suoi allievi si annoverano molti vescovi, come Ermolao Barbaro il Vecchio e Johannes Hinderbach, poi vescovo di Trento. Stimato consulente anche di Borso d’Este, lo Zocchi era in contatto con importanti personalità della cultura scientifica e umanistica padovana. Inoltre la sua vita è connotata da una forte devozione: parte della sua eredità, compresi i suoi libri, furono lasciati infatti al Monastero di Santa Giustina. Conosciamo poi i suoi legami di amicizia con l’eremita Nicolò da Fiesso e i rapporti con Alberto da Sarteano, seguace di san Bernardino da Siena ed esponente dell’Osservanza francescana, che lo Zocchi appoggiava.

L’esemplare di questo raro incunabolo posseduto dalla Biblioteca Mai presenta il primo foglio miniato, con decorazione aggiunta a ‘personalizzare’ l’esemplare stesso: nel margine superiore l’Annunciazione, nell’iniziale O («Omnis») il Vir dolorum con i simboli della passione, a sinistra un fregio d’acanto, a destra il martirio di San Sebastiano con il sole e la luna, in basso San Bernardino da Siena che predica da un pulpito e sorregge il monogramma raggiato IHS.

Se la decorazione appare, dal punto di vista artistico, di livello mediocre, risulta invece di interesse la sua iconografia, in linea con le inclinazioni spirituali dello Zocchi, che cita San Bernardino nel suo testamento ed esprime come principi fondanti la povertà e l’imitatio Christi.

Sfoglia l’incunabolo sul sito della Biblioteca Digitale Lombarda.

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