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Visite guidate alla mostra A cavallo del secchio

A partire dal 12 maggio, ogni venerdì pomeriggio, alle ore 16.30, è offerta una visita guidata alla mostra A cavallo del secchio. Fantasie e opere di Italo Clavino tra i libri della Biblioteca Angelo Mai, allestita nell’Atrio scamozziano per celebrare il centenario della nascita del celebre scrittore.

Per prenotare la visita, scrivere a info@bibliotecamai.org indicando nome, cognome e recapito telefonico; oppure telefonare al numero 035-399430. Saranno accettati visitatori aggiuntivi fino al raggiungimento del numero massimo di presenze consentite.

La mostra rimane allestita fino al 25 giugno 2023 ed è liberamente visitabile durante gli orari di apertura della Biblioteca.

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#maididomenica. Bergamo giorno per giorno. Giornali dal XVIII al XX secolo

Domenica 28 maggio 2023 appuntamento con #maididomenica. Viaggio tra i tesori della Biblioteca Angelo Mai, serie di visite guidate gratuite offerte dall’Associazione Amici della Biblioteca le ultime domeniche di ogni mese. Tema dell’incontro: Bergamo giorno per giorno. Giornali dal XVIII al XX secolo.

Le visite in programma sono due, con partenza alle 10.00 e alle 11.30. La prenotazione è consigliata: scrivere a info@bibliotecamai.org, indicando nome, cognome, recapito telefonico, numero di partecipanti e orario prescelto; oppure telefonare allo 035-399430. Saranno accettati visitatori aggiuntivi anche non prenotati fino al raggiungimento del numero massimo delle presenze consentite.

I primi giornali ‘locali’ del territorio di Bergamo nacquero all’indomani della proclamazione della Repubblica bergamasca, nel 1797. Da quel lontano anno, la stampa quotidiana in città si è sviluppata con vivaci e alterne esperienze, sempre sorretta dalla necessità ed urgenza di fornire informazioni, testimoniare visioni del mondo, prendere posizione ideale, anche di parte, nell’interpretazione delle ambizioni e dei progetti della comunità. La lettura di queste pagine, dalla cronaca immediata dei fatti e della loro rappresentazione fino ai commenti più impegnati, rappresenta per gli storici un passaggio imprescindibile per la ricostruzione degli eventi di un periodo, per la comprensione di un clima culturale e la conoscenza critica della nostra Storia.

Scarica il pieghevole con il programma dei prossimi appuntamenti.

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Mercatino vintage

Domenica 28 maggio, dalle 10 alle 19, il portico antistante la Biblioteca ospita un secondo appuntamento con il ‘mercatino vintage’ organizzato da Inner Wheel Bergamo con lo scopo di raccogliere i fondi necessari al riallestimento del giardino interno della Biblioteca, che si affaccia sul lato nord dell’edificio.

Dopo il successo del 30 aprile scorso, coloro che hanno perso quell’appuntamento potranno rifarsi con questo secondo ‘mercatino’ che, avvertiamo, sarà anche l’ultimo: non perdete quindi questa opportunità.

Nell’occasione, per l’intera fascia oraria rimarrà aperto al pubblico l’Atrio scamozziano, dove sarà possibile visitare la mostra A cavallo del secchio. Fantasie e opere di Italo Calvino tra i libri della Biblioteca Angelo Mai, allestita per celebrare il centenario della nascita dello scrittore.
Nella stessa giornata, tra le 10 e le 13, si svolgono le visite guidate di #maididomenica per le quali rimandiamo alla apposita news.

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A cavallo del secchio

Fantasie e opere di Italo Clavino
tra i libri della Biblioteca Angelo Mai

Atrio scamozziano
28 aprile – 25 giugno 2023

In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino la Biblioteca Angelo Mai offre un percorso e un confronto con il patrimonio librario legato a una figura centrale della storia letteraria e culturale italiana del Novecento. Le opere esposte riflettono coerenze e discontinuità dell’acquisizione di romanzi e racconti, filtrati nelle case di tanti italiani sin dai tempi della scuola, e diventano l’occasione per comprendere, in controluce, le dinamiche di collezione e fruizione adottate nel secondo Novecento quando a Bergamo si avvia il Sistema polarizzato della pubblica lettura e la Biblioteca Civica affronta il delicato passaggio identitario per diverse e nuove politiche degli acquisti.

L’esposizione propone solo un saggio di una vastissima produzione, che spazia tra generi e forme, comunicando con la cultura corrente e con l’opera narrativa di più generazioni, a fianco delle quali Calvino attraversa quaranta anni di vita intellettuale, dedicando a tanti progetti editoriali un tempo non inferiore a quello concesso alla propria opera. Nella pluralità di voci si cerca – anche mediante i testi che intervallano il percorso – di far risuonare la varietà di interessi di un autore che ha ridiscusso giorno per giorno strategie e missione del mestiere di scrittore, in equilibrio scostante tra realismo e fantasia, tra cronaca e fiaba: a cavallo del secchio, dunque, come il protagonista di un racconto di Kafka con il quale Calvino chiude una celebre lezione all’insegna della leggerezza.

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Il ritorno del dipinto di Francesco Bassano

Mercoledì 19 aprile è stato ufficialmente presentato in conferenza stampa il ritorno nella Sala Tassiana del dipinto di Francesco Bassano il Giovane (Bassano del Grappa, 1549 – Venezia, 1592) La Repubblica di Venezia riceve doni dalla provincia di Bergamo.

La tela ovale è parte di un ciclo di tre dipinti commissionati originariamente intorno al 1585 per la sala del Consiglio del Palazzo del Podestà di Bergamo. Venne collocata nella Sala del Minor Consiglio, ora Sala Tassiana, ai tempi in cui Palazzo Nuovo era sede della municipalità bergamasca, dal 1648 al 1873. Con il trasferimento della sede municipale la tela entrò a far parte della collezione di Accademia Carrara, dove è stata custodita fino a oggi.

Il ritorno è stato fortemente voluto dall’Associazione Amici della Biblioteca Angelo Mai, in accordo con Accademia Carrara, ed è stato realizzato con il coinvolgimento della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia e il contributo della Fondazione della Comunità bergamasca.

In una scena affollata, il dipinto raffigura Mercurio, Cerere, Vulcano e Bacco – in un ‘di sotto in su’ che deve molto alla pittura di Veronese – che si allungano a porgere i doni a una donna: è la Repubblica di Venezia che viene omaggiata da Bergamo.

Francesco Bassano è considerato uno dei pittori più rappresentativi della Serenissima della seconda metà del Cinquecento, motivo per cui venne chiamato a decorare la sede del governo di Bergamo, all’epoca importante dominio di terraferma della Repubblica di Venezia. Fortemente influenzato dalla luce e dai colori di Tiziano, Bassano apprese la lezione dei corpi, delle loro tensioni e movimenti da Tintoretto, traducendola in modo personale nelle sue opere.

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Limitazione servizi per Assemblea sindacale

Mercoledì 10 maggio 2023, tra le 8.45 e le 12.30, a causa di un’Assemblea sindacale territoriale di tutti i lavoratori della Pubblica Amministrazione, indetta dalle confederazioni sindacali (CGIL-CISL-UIL), la Biblioteca potrebbe rimanere chiusa o ridurre i propri servizi.

Chiediamo scusa per il disagio.

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IO, MEDEA

Dal 16 marzo al 4 giugno 2023, per la mostra diffusa IO, MEDEA. La leggenda bianca del Rinascimento lombardo, in Sala Tassiana è esposto il codice quattrocentesco Commentariorum liber de vita et gestis invictissimi bello principis Bartholomeo Colei, per Antonium Cornazzanum ad clarissimam Bergomensem Republicam, da sempre conservato in Biblioteca alla segnatura Cassaforte 2 4.

Il testo è la fonte più autorevole sulla vita di Bartolomeo Colleoni (Solza, 1395 – Malpaga, 1475), dal 1445 capitano generale della Repubblica di Venezia. Antonio Cornazzano (Piacenza 1430 ca. – Ferrara 1484) raccolse le informazioni direttamente da Colleoni nel castello di Malpaga, dove soggiornò tra il 1473 e il marzo 1474; e completò la composizione in prosa latina con le vicende della vita e l’illustrazione delle virtù di Colleoni, poco dopo la morte del Capitano avvenuta nel novembre del 1475 (alla quale non fu presente e che non compare nella Vita).

Il contenuto e la confezione materiale del libro, concepiti unitariamente, confermano il carattere celebrativo e commemorativo e il legame tra la Città e Bartolomeo Colleoni.

Il prezioso codice appartiene al Comune di Bergamo dal XV secolo. La scrittura umanistica rotonda calligrafica, disposta a piena pagina con ampi margini su pergamena di ottima qualità, è in argento; i titoli sono in oro a foglia; le note marginali sono in argento e i notabilia in oro in polvere.
La sontuosa legatura originale, in seta rossa con ricami a rilievo in filo d’oro e d’argento, reca al centro dei piatti lo stemma della Città di Bergamo in smalto, entro sole raggiato, con l’iscrizione «Sola nobilitas est virtus»; agli angoli le scritte «Forteza, temperanza, iusticia, prudentia», le virtù cardinali proprie del buon governo. I fermagli in argento dorato a teste di leone simboleggiano la protezione del codice; il taglio in oro ha tracce di bulinatura.

A f. 7v la miniatura a piena pagina di Bartolomeo Colleoni ritratto su un cavallo impennato e con gli attributi del comando: la berretta rossa, il bastone e la corazza. La figura e il paesaggio con rocce, colline, fiumi e una citta in lontananza (Venezia?) sono incorniciate da un arco in forme rinascimentali, con capitelli in oro alla cui sommità arde un braciere d’argento con il fuoco. Un festone attraversa l’arco: un putto alato suona la tuba in corrispondenza con la testa di Colleoni. Il volto di Colleoni è un ritratto di profilo, all’antica, in segno di nobilitazione, fortemente realistico nel descrivere rughe e segni dell’età, forse ripreso dall’affresco ora nel Luogo Pio di Città Alta datato al 1470-1475, proveniente dalla sagrestia vecchia dell’Incoronata di Martinengo.
Sul foglio 8r iniziale M (su 5 righe), in oro a foglio e tempera come il fregio con motivi vegetali o floreali stilizzati che circonda nel margine inferiore lo stemma Colleoni, con teste di leone (lo stesso apposto sulla tomba di Medea).
La decorazione alla ferrarese vicina al modello della Bibbia di Borso d’Este è attribuita a Giovan Pietro Birago, miniatore lombardo attivo per gli Sforza a Milano, che firma anche tre dei diciotto Corali del Duomo Vecchio di Brescia.

L’ingresso è libero durante gli orari di apertura della Biblioteca. Il codice può essere sfogliato in formato digitale sul portale della Biblioteca Digitale Lombarda.

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Presentazione della nuova edizione delle Lettere di Lorenzo Lotto

Venerdì 19 maggio, alle ore 18, presso il Salone Furietti della Biblioteca verrà presentato il volume Lorenzo Lotto. Lettere. Corrispondenze per il coro intarsiato, promosso dalla Fondazione MÎA e pubblicato nell’aprile scorso da Officina Libraria.

Dopo i saluti istituzionali, la presentazione sarà animata dagli interventi di Corrado Benigni, curatore del libro e autore di un saggio dedicato alla scrittura lottesca, e di Marco Carobbio, che ha partecipato alla revisione della trascrizione delle lettere a partire dalle edizioni precedenti e ha dedicato un contributo alla figura dell’intarsiatore Giovan Francesco Capoferri.
Seguirà un momento di lettura poetica, curato da Davide Rondoni, cimentatosi in versi ispirati dal sodalizio artistico e umano tra Lorenzo Lotto e il più giovane maestro d’intarsio.

Questo lavoro, condotto su un pezzo così significativo dell’Archivio della Misericordia Maggiore di Bergamo, conservato in Biblioteca Civica dal 1912, è stato reso possibile anche dalla espressa volontà della direzione della Biblioteca che ha concesso alla Fondazione MÎA, a titolo gratuito, le immagini ad altissima risoluzione di tutte le missive del Lotto, riprodotte nel testo e affiancate alla relativa trascrizione.
Il manoscritto originale, in formato digitale, può essere sfogliato sul portale DigiMai della Biblioteca.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. Per prenotazioni scrivere a info@bibliotecamai.org oppure telefonare al numero 035399430.

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L’edizione critica della Lucia di Lammermoor

Venerdì 12 maggio, alle ore 18.00, nel Salone Furietti della Biblioteca, viene presentata la recente edizione critica della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, curata da Gabriele Dotto e Roger Parker e pubblicata nel 2021 dalla casa editrice Ricordi in collaborazione con la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo. L’opera si aggiunge ai titoli già pubblicati nell’ambito dell’Edizione Nazionale delle Opere di Gaetano Donizetti che, sotto la direzione degli stessi Dotto e Parker, riunisce un comitato editoriale con studiosi donizettiani di primissimo piano quali Francesco Bellotto, Paolo Fabbri, Claudio Toscani e Luca Zoppelli.

La presentazione, fortemente voluta da Maria Elisabetta Manca, direttrice emerita della Biblioteca, come uno degli appuntamenti di rilievo dell’anno nel quale Bergamo e Brescia sono Capitale Italiana della Cultura, è tenuta da Gabriele Dotto, studioso donizettiano di respiro internazionale. Essa giunge a brevissima distanza di tempo dall’importante esecuzione scaligera dello scorso aprile, diretta da Riccardo Chailly, basata proprio su questa edizione critica.

Nell’occasione sarà possibile ammirare la partitura autografa della Lucia, conservata dalla Biblioteca dal 1985, anno nel quale il Comune di Bergamo la acquistò grazie al generoso finanziamento da parte della famiglia Perolari.

La riproduzione digitale della partitura è disponibile sul portale Internet Culturale.